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Milano. Calci e pugni alla convivente, 3 arresti in poche ore

Continua senza sosta l’attività di contrasto alla violenza di genere posta in essere dall’Arma milanese. Sono già 20 gli uomini tratti in arresto dall’inizio dell’anno per i reati di stalking e maltrattamenti in famiglia, comprensivi anche degli ultimi 3 finiti in manette in altrettante operazioni di servizio.

Nella notte di sabato, i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Sesto San Giovanni (MI) sono intervenuti in un appartamento della periferia di Cinisello Balsamo (MI), traendo in arresto un 33enne italiano, incensurato, il quale, al culmine di una discussione sorta per motivi legati al consumo di droga, aveva colpito con calci e pugni la convivente 28enne, causandole lesioni per 30 gg. di prognosi. Dagli accertamenti condotti è emerso che la donna aveva già presentato una denuncia nel luglio scorso in Puglia per i comportamenti prevaricatori del compagno. L’arrestato, anche alla presenza degli operanti, non ha perso occasione per minacciare di morte la vittima.

Poco dopo, sempre i militari dell’Aliquota Radiomobile di Sesto San Giovanni sono intervenuti nel centro cittadino, su richiesta di una 51enne colombiana, fuggita assieme al figlio di 7 anni nell’abitazione di una vicina dopo essere stata minacciata e picchiata dal marito, un 49enne peruviano, rincasato ubriaco da una serata con gli amici. Quest’ultimo, nel 2015 aveva già subito una condanna a 1 anno e 2 mesi di reclusione per maltrattamenti in famiglia, a seguito di alcune denunce presentate dalla convivente a partire dal 2013. Entrambi i violenti sono finiti nel carcere di Monza.

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Nella serata di ieri, infine, i militari della Stazione di Cernusco sul Naviglio (MI) hanno rintracciato a Milano un 40enne salvadoregno, noto alla Giustizia e già destinatario di un provvedimento di allontanamento dalla casa famigliare e di divieto di dimora nel territorio del Comune, più volte presentatosi sotto casa dell’ex compagna 36enne, alla quale aveva anche inviato messaggi dal contenuto minatorio. I Carabinieri hanno quindi richiesto l’inasprimento della misura cautelare, concretizzatosi nell’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. L’arrestato è stato condotto a San Vittore.

Articolo di Laura Marinaro

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