fbpx
CAMBIA LINGUA

Mestre, la Polizia esegue due arresti a distanza di poche ore

Mestre, la Polizia di Stato di Venezia ha arrestato per evasione un soggetto tossicodipendente, di nazionalità italiana di 31 anni che, soltanto due giorni prima, era stato sottoposto alla misura degli arresti domiciliari, dopo un arresto per tentata rapina e lesioni aggravate.

Il soggetto, sperando di non essere visto, si aggirava liberamente nel parco pubblico di Via Sernaglia quando una pattuglia delle Volanti della Questura di Venezia, durante un normale servizio di controllo del territorio, ha notato e riconosciuto il soggetto tra un gruppo di individui che stavano bivaccando nel parco.

Alla vista dei poliziotti l’uomo, dopo aver tentato invano di nascondersi, ha cominciato a scappare, dando inizio ad un inseguimento a piedi che si è concluso con il suo arresto che è stato convalidato dal Tribunale con il ripristino degli arresti domiciliari.

La Polizia di Stato di Venezia, nella medesima giornata ed a distanza di poche ore, ha messo a segno un altro importante risultato, riuscendo ad arrestare dopo una rocambolesca fuga, un soggetto di origini marocchine di 36 anni per furto e resistenza a pubblico ufficiale, grazie all’esito di un’attività congiunta tra UOPI e Volanti della Questura di Venezia.

A seguito di segnalazione di un furto presso una tabaccheria di Mestre, gli agenti delle Volanti sono intervenuti e si sono subito messi sulle tracce dell’autore analizzando le telecamere di sorveglianza del locale.

Riconosciuto il soggetto, noto per essere dedito al consumo di sostanze stupefacenti e solito a frequentare la Stazione ferroviaria di Mestre, sono state allertate le altre pattuglie ed è scesa in campo la U.O.P.I. (Unità Operativa di Pronto Intervento) la quale ha individuato il malvivente in una zona limitrofa e, dopo un rocambolesco inseguimento, è riuscita a raggiungerlo

Nonostante la resistenza opposta dal soggetto nel tentativo di fuggire, lo stesso è stato bloccato ed assicurato alla giustizia.

A seguito del giudizio per direttissima, il Tribunale ha inflitto all’uomo il divieto di dimora e l’espulsione giudiziale dal Paese.

Segui La Milano sul nostro canale Whatsapp

Riproduzione riservata © Copyright La Milano