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Messina, nuova vita per 4 immobili confiscati alla mafia

Il sindaco Basile, in apertura dell’incontro, ha espresso soddisfazione per il risultato raggiunto «di un'attività che fino a pochi anni fa era ferma»

Messina, nuova vita per 4 immobili confiscati alla mafia.

Ieri, mercoledì 20, a palazzo Zanca, a Messina, si è tenuta la cerimonia di consegna di quattro immobili tolti al patrimonio della mafia e assegnati a quattro associazioni operanti sul territorio cittadino. 

All’appuntamento, presente il sindaco Federico Basile, hanno preso parte il viceprefetto Cosimo Gambadauro, il Direttore generale del Comune di Messina, Salvo Puccio, l’assessore ai Rapporti con la Patrimonio Messina SPA, Roberto Cicala, con il il presidente della Partecipata comunale Maurizio Cacace, il dirigente al ramo Emiliano Conforto e la responsabile Renata Bertuccini. Presenti, a ricevere la consegna degli immobili, i rappresentanti legali delle quattro associazioni, aventi i requisiti previsti dall’avviso pubblico indetto dalla Patrimonio Messina per l’assegnazione in concessione d’uso a titolo gratuito di immobili confiscati alla criminalità organizzata, ai sensi dell’art. 48 del Decreto lgs. n. 159/2011, nell’ordine la “Hic Et Nunc APS”; la “Hope For You”; “Banco Alimentare Nunzia Mangano”; e “Erasmus Student Network Messina”.

Il sindaco Basile, in apertura dell’incontro, ha espresso soddisfazione per il risultato raggiunto «di un’attività che fino a pochi anni fa era ferma, e che oggi grazie alla Patrimonio siamo giunti a più appuntamenti come questo. Ciò significa, un Comune sempre più attento – ha detto Basilea recepire istanze e progetti per ridare alla nostra comunità quei beni sottratti alla stessa comunità per diventare strutture della legalità con finalità sociali a servizio del nostro territorio».

«Un esempio di Comune virtuoso – ha aggiunto il viceprefettoe sempre presente in maniera sinergica con la Prefettura nel percorso che conduce all’affermazione dei valori e della legalità in questa città».

Relativamente agli aspetti tecnici e ai numeri delle procedure che conducono all’assegnazione dei beni confiscati. Il presidente della Patrimonio Cacace ha evidenziato che su un totale di 22 immobili a seguito di tre avvisi, indetti tra il 2022 e il 2023, ne sono stati assegnati 19, «un segnale questo di un’amministrazione sensibile a reperire immobili e esitare progetti validi di associazioni cittadine che operano sul territorio per fini sociali».

«Un’attività a regime ordinario ha proseguito l’assessore Cicalasvolta in assoluta trasparenza, oltre ad essere sempre pronti, ogni qual volta la Prefettura ci coinvolge nella presentazione di immobili sottratti alla mafia, a mettere in atto le procedure per poterli restituire alla fruizione della comunità e dare anche un importante segnale di legalità».

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