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Maroni condannato per i contratti alle collaboratrici

Un anno pena sospesa per turbata libertà del contraente e assoluzione per induzione indebita. Questa la sentenza arrivata oggi lunedì 18 giugno dal tribunale di Milano nei confronti di Roberto Maroni, ex presidente di Regione Lombardia. Secondi i giudici della quarta sezione penale Maroni avrebbe affidato senza bando un un incarico in Expo alla ex collaboratrice Mara Carluccio. Caduta l’accusa di aver caldeggiato il viaggio promozionale a Tokyo della sua amica Maria Grazia Parurzo, viaggio che tra l’altro non venne mai fatto. . Condannato a 1 anno di reclusione e 450 euro di multa anche l’ex capo della segreteria politica di Maroni,Giacomo Ciriello, per il lavoro ottenuto da Mara Carluccio nella Eupolis, controllata dalla Regione Lombardia. Dieci mesi e 20 giornisono stati comminati ad Andrea Gibelli, ex capo della segreteria del Pirellone. Mara Carluccio, alla quale sono state riconosciute le attenuanti generiche, è stata invece condannata a 6 mesi e 200 euro di multa. . Il collegio presieduto dal giudice Maria Teresa Guadagnino, infine, ha disposto la trasmissione degli atti relativi alla testimonianze della Parurzo, della portavoce di Maroni, Isabella Votino e del direttore generale di Eupolis Alberto Brugnoli e dell’avvocato Sabrina Rossella alla Procura per valutare eventuali profilo di falsa testimonianza. Maroni ha commentato di essere deluso dalla sentenza e che attenderà le motivazioni per decidere se appellarsi. “A essere delusi e danneggiati sono i lombardi. Le pressioni per le assunzioni nelle società pubbliche sono vergognose. Il sistema di raccomandazioni è offensivo per chi partecipa ai bandi e, nonostante si meriti il posto di lavoro, è scavalcato da altri. Assumere raccomandati nelle partecipate della regione è un torto verso tutti i lombardi. Alla fine a nulla sono serviti i suoi continui rinvii del processo. La condanna, come ci si aspettava, è arrivata”, così Dario Violi, consigliere regionale del M5S Lombardia.

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