Maltratta anziana inferma che avrebbe dovuto accudire: arrestata badante 46enne
L'anziana signora, quotidianamente e senza possibilità di reagire, era costretta a subire schiaffi, strattoni, spintoni.
Maltratta anziana inferma che avrebbe dovuto accudire: arrestata badante 46enne.
Ieri mattina, ad Altopascio, Lucca, i militari della locale Stazione Carabinieri unitamente ai colleghi del NOR della Compagnia Carabinieri di Lucca, hanno proceduto all’arresto in flagranza di una 46enne, marocchina, per il reato di maltrattamenti contro familiari e/o conviventi. I Militari dell’Arma, coordinati dalla Procura della Repubblica di Lucca, già dallo scorso mese di settembre, stavano indagando su presunti episodi di maltrattamenti che la 46enne, in qualità di badante, poteva avere commesso a danno di una signora 87enne, non autosufficiente, che aveva il compito di accudire. In quel periodo, un’amica dell’anziana signora aveva sollevato con i Carabinieri il sospetto che da quando era stata assunta la nuova badante, aveva notato un peggioramento delle condizioni di salute della donna. In particolare la trovava smagrita e in alcune circostanze in cui era andata a farle visita, aveva notato dei lividi sul corpo.
Per fugare ogni dubbio i Carabinieri, su disposizione della locale Procura della Repubblica, venivano autorizzati all’installazione di telecamere di sorveglianza all’interno dell’abitazione, che in pochi giorni consentivano agli inquirenti di avere un quadro completo di cosa stesse accadendo all’anziana signora, che quotidianamente, senza possibilità di reagire, era costretta a subire schiaffi, strattoni, spintoni e che non era messa neanche nelle condizioni di consumare regolarmente i pasti, vessazioni che cessavano solo grazie all’intervento dei Militari dell’Arma, che alle ore 12:30 di ieri, dopo l’ennesima angheria, irrompevano nella casa, arrestavano la badante e affidavano la povera 87enne alle cure dei figli e dei sanitari del 118 intervenuti sul posto. La 46enne, al termine delle formalità di legge, veniva tradotta presso la casa circondariale di Pisa, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
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