Maltempo in Toscana ed Emilia-Romagna: Arno, Reno e Lamone sotto sorveglianza, proseguono i soccorsi e gli interventi
Maltempo in Toscana ed Emilia-Romagna: piogge record, alluvioni e soccorsi straordinari. Firenze e Pisa sotto osservazione per la piena dell’Arno, danni gravi nel Fiorentino e nell’Appennino emiliano.
Maltempo in Toscana ed Emilia-Romagna: Arno, Reno e Lamone sotto sorveglianza, proseguono i soccorsi e gli interventi
La piena dell’Arno: paura a Firenze e Pisa
Venerdì 14 marzo è stato un giorno di grande apprensione per la Toscana, con Firenze e Pisa in allerta rossa a causa delle piogge torrenziali che hanno ingrossato il fiume Arno. La piena ha attraversato entrambe le città con livelli preoccupanti, ma fortunatamente senza esondazioni gravi. A Pisa, il colmo di piena ha raggiunto i 5 metri nella notte, mentre a Firenze le misure preventive hanno evitato danni significativi.
Secondo Bernardo Gozzini del Consorzio Lamma, la città di Firenze ha visto cadere in sole sei ore la quantità di pioggia che normalmente si registra in un mese. I dati meteo confermano questa eccezionalità: 70 mm di precipitazioni su Firenze, 100 mm nel Mugello e un picco record di 178 mm a Vaglia. Due perturbazioni sovrapposte hanno concentrato le piogge sulla regione, esasperando il rischio idrogeologico.
Alluvioni e danni nel Fiorentino: Campi Bisenzio e Vicchio tra le aree più colpite
Campi Bisenzio e il Pratese, già devastati dall’alluvione del novembre 2023, hanno vissuto un’intera giornata di tensione, con corsi d’acqua ai limiti della tracimazione e allagamenti che hanno minacciato le abitazioni più vicine ai fossi di scolo. Il sindaco Andrea Tagliaferri ha firmato un’ordinanza che invitava i residenti a rifugiarsi ai piani alti o, in caso di impossibilità, a evacuare. Circa dieci persone hanno trovato riparo nella scuola Matteucci.
Anche Vicchio ha subito forti criticità, con evacuazioni effettuate dai vigili del fuoco. Un uomo rimasto bloccato sul tetto della propria auto vicino al fiume Sieve è stato salvato con un intervento aereo. In Gattaia di Vicchio, una frana ha costretto all’evacuazione di due persone e un cane, sempre grazie all’utilizzo di un elicottero. Gli interventi di soccorso sono stati numerosi anche nella Rufina, dove sommozzatori e mezzi anfibi hanno operato senza sosta.
Firenze e le misure di sicurezza: stop alle attività pubbliche
Per fronteggiare l’emergenza, la città di Firenze ha adottato misure drastiche. Sono stati sospesi spettacoli, attività sportive, visite mediche e scolastiche. Oltre 60 Comuni lungo la valle dell’Arno hanno chiuso scuole e università. Gli ospedali hanno rimandato visite ed esami programmati, assicurando il recupero successivo delle prestazioni.
La città ha anche fermato i trasporti pubblici in alcune zone, come la fermata delle Cascine sulla tramvia T1, e ha annullato eventi culturali e sportivi. L’allerta rossa ha costretto le autorità a tenere chiusi mercati, parchi e cimiteri.
Emilia-Romagna: allerta rossa e criticità diffuse
Non solo la Toscana: anche l’Emilia-Romagna ha subito gravi conseguenze dal maltempo. La regione ha visto accumuli di pioggia superiori ai 150 mm, con il bacino del Reno particolarmente colpito. Il Lamone ha superato livelli critici, toccando i 3,03 metri a Marradi, mai registrati prima.
A Brisighella, diverse abitazioni sono state sommerse dall’acqua, mentre a Bagnacavallo gli immobili entro 300 metri dal fiume sono stati evacuati. A Faenza, città già simbolo delle alluvioni precedenti, le due ondate di piena sono state superate senza danni gravi. Tuttavia, Ravenna ha vissuto momenti di grande tensione, con evacuazioni preventive nelle frazioni di Santerno e Ammonite.
l presidente della Regione, Michele de Pascale, ha seguito e continua a seguire l’evolversi della situazione dal Centro operativo regionale di Bologna. Nella serata di ieri ha partecipato prima all’incontro con il Dipartimento nazionale di Protezione civile e successivamente alla riunione del Ccs (Centro coordinamento soccorsi) della Città metropolitana di Bologna, per verificare anche le condizioni di deflusso nei corsi d’acqua della pianura bolognese. “La situazione più preoccupante resta quella del Lamone- spiega de Pascale-: nella città di Faenza sembra si sia raggiunto il culmine della piena, ma nel resto del territorio i livelli stanno continuando a salire e la nostra attenzione è massima. Per questo– aggiunge il presidente della Regione– voglio ringraziare tutte le donne e gli uomini al lavoro in queste ore: le volontarie e i volontari che stanno operando o sono pronti a farlo in caso di emergenza, le ditte attive in tutti i punti strategici, fin da stamattina, pronte a rimuovere legname o fare interventi urgenti di manutenzione, le squadre di Protezione civile, molte venute da fuori Regione, le forze dell’ordine e militari“. De Pascale ha anche espresso a nome della Regione la solidarietà verso le comunità colpite dal maltempo in Toscana.
Il calo dei livelli dei fiumi: segnali di miglioramento
Dopo ore di paura, la situazione è migliorata nella mattinata di oggi, 15 marzo. Tutti i fiumi dell’Emilia-Romagna sono tornati sotto la soglia rossa, anche se il Senio e il Lamone restano ancora molto alti. Nel Bolognese è stata revocata l’ordinanza di evacuazione per i piani bassi, e le attività nei parchi e nei centri sportivi sono riprese.
Previsioni meteo: ancora rovesci in arrivo
Secondo il Consorzio Lamma, il maltempo non è ancora finito. Per oggi sono previsti nuovi rovesci e temporali sul bacino dell’Arno, con accumuli tra i 50 e i 70 mm. Anche l’Emilia-Romagna continuerà a ricevere precipitazioni, soprattutto nel settore occidentale.
La Protezione Civile ha attivato colonne mobili di emergenza provenienti da altre regioni per aiutare nei soccorsi. In provincia di Pistoia, decine di utenze Enel risultano ancora senza corrente elettrica, mentre frane e smottamenti hanno interrotto la viabilità in più punti.
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