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Livorno: una denuncia per maltrattamento di animali e 10 arresti per intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro

Nel corso delle operazioni i carabinieri di Cecina hanno sottoposto a controllo 39 veicoli ed identificato 54 persone

Livorno: una denuncia per maltrattamento di animali e 10 arresti per intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro.

Nell’ambito delle attività di controllo disposte dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Livorno in direzione degli esercizi commerciali che talvolta trattano anche lo smaltimento di sostanze dannose per l’ambiente con particolare attenzione ai cd. rifiuti speciali, si inserisce l’operazione condotta dai carabinieri in area territoriale della frazione labronica di Montenero.

I Carabinieri Forestali del Nucleo di Montenero, a seguito di un’attività di controllo eseguita d’iniziativa, hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria di Livorno un 53enne del posto, titolare di un esercizio commerciale per la riparazione di veicoli, pregiudicato. In particolare a seguito del loro sopralluogo, è emerso che l’artigiano, sul retro dell’officina, deteneva ben 10 cani in condizioni di incuria, soprattutto in pessime condizioni igienico sanitarie.

Ai poveri animali, è emerso dalle indagini dei carabinieri, non era garantita adeguata nutrizione a tal punto da causare il grave stato di malnutrizione di alcuni esemplari e senza assicurare le necessarie cure veterinarie e gli accorgimenti specifici per gli esemplari con manifeste patologie. I cani erano ospitati in recinti con presenza di rifiuti di varia natura, comprese sostanze tossiche volatili.

Nella considerazione di tali condizioni, incompatibili con la loro natura e produttive di gravi sofferenze, gli animali sono stati sottoposti al sequestro.

All’esito degli approfondimenti investigativi condotti, l’uomo è stato denunciato per maltrattamento e abbandono di animali, a cui si è aggiunta l’accusa di gestione illecita di rifiuti, per aver depositato in maniera incontrollata numerosi rifiuti speciali, pericolosi e non, prodotti dalla sua attività lavorativa, consistenti in parti di auto, taniche di olio, plastiche, vetri ed interi veicoli fuori uso nel piazzale dell’officina ed all’interno della stessa; inoltre ammassando all’esterno altri rifiuti pericolosi accumulati  ed in più esposti agli agenti atmosferici.

 

Durante la notte dello scorso 29 aprile i Carabinieri del Comando Provinciale di Livorno hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Livorno, nei confronti di 10 persone di nazionalità pakistana gravemente indiziate, a vario titolo e in concorso tra loro, del reato di “intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro”.

Fra i destinatari di ordine di cattura, oltre gli otto già in carcere, mancava all’appello un altro, un cittadino pakistano di 57 anni. Costui – a carico del quale pendeva provvedimento di cattura internazionale opportunamente richiesto dagli uomini del Nucleo Operativo e Radiomobile di Piombino che hanno condotto la delicata e articolata indagine – nella tarda serata di sabato è stato bloccato proprio alla frontiera aerea dell’aeroporto “Leonardo Da Vinci” di Roma-Fiumicino, volo proveniente da Doha (Qatar). Lo stesso peraltro risulta titolare di ditta individuale coinvolta nell’ambito delle dinamiche disvelate dagli investigatori in materia di illecito reclutamento di manodopera dal CAS Le Caravelle di Rio Torto nel comune di Piombino (il Centro di Accoglienza Straordinaria Le Caravelle è estraneo alle indagini dei Carabinieri di Livorno).  Al termine delle formalità di rito, il predetto è stato subito ristretto presso la casa circondariale più vicina di Civitavecchia.

Con riferimento alla recente nota indagine, denominata “Piedi Scalzi”, coordinata dalla locale Procura e condotta dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Piombino con il supporto del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Livorno, ha consentito di ricostruire l’illecito utilizzo di manodopera posto in essere da 6 titolari di ditte individuali operanti nel settore agricolo, i quali, avvalendosi anche di altri soggetti per il reclutamento, il trasporto giornaliero e il controllo dei lavoratori, hanno impiegato, approfittando del loro stato di bisogno, 67 cittadini di nazionalità pakistana e bengalese ospitati presso il Centro di Accoglienza Straordinaria – CAS “Le Caravelle” di Piombino (LI) per la raccolta di ortaggi/olive nonché pulizia di vigneti in terreni nelle province di Livorno e Grosseto. Dalle indagini erano stati accertati gli indici di sfruttamento dei cittadini extracomunitari impiegati, rilevando l’assenza di un regolare contratto di assunzione, una reiterata violazione della normativa relativa all’orario di lavoro (con picchi di 10 ore giornaliere, senza le pause previste) e al trattamento economico (con corrispettivi sempre ampiamente al di sotto degli euro 10,56 previsti dalla contrattazione. In un caso addirittura pari a euro 0,97 all’ora), con sistematica violazione delle norme in materia di sicurezza e igiene. Corso dell’operazione era stato eseguito anche un decreto di sequestro preventivo di € 45.000 quale profitto accertato dall’INPS a seguito del mancato versamento dei contributi previdenziali ed assicurativi per i lavoratori illecitamente impiegati.

 

I Carabinieri della Compagnia di Cecina, nell’ambito dell’intensificazione dei servizi disposta dal Comando Provinciale Carabinieri di Livorno, in linea con le direttive strategiche condivise in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica presso la Prefettura di Livorno, nel corso della festività di domenica, hanno effettuato un servizio a largo raggio sulle principali arterie stradali con l’impiego di pattuglie di diverse Stazioni ed il supporto del locale Nucleo Operativo e Radiomobile, tesi a prevenire i reati in genere, con particolare attenzione a quelli contro il patrimonio nonché al contrasto delle diverse forme di illegalità diffusa ed alla sicurezza stradale.

Nel corso delle operazioni i carabinieri di Cecina hanno sottoposto a controllo 39 veicoli ed identificato 54 persone, elevando diverse sanzioni amministrative previste dal codice della strada.

Dai controlli dei carabinieri, nel corso di un posto di controllo rinforzato in area di Castiglioncello, un 24enne proveniente dalla provincia di Firenze è stato sorpreso in possesso di quasi due grammi di marjuana, sequestrati. In area di Bibbona, invece, ambito stessa operazione di servizio coordinata, un giovane 23enne originario del modenese è stato trovato in possesso di circa cinque grammi di hashish, sequestrati. Entrambi sono stati segnalati alla Prefettura di Livorno in qualità di assuntori di sostanze psicotrope per uso non terapeutico.

I controlli proseguiranno in vista delle crescenti presenze turistiche lungo tutta la Costa degli Etruschi.

 

Livorno, controlli dei Carabinieri: una denuncia per maltrattamento di animali e 10 arresti per intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro

 

 

 

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