Livorno: sequestrati 30 kg di alimenti “etnici” privi di rintracciabilità e denunciato un commerciante di automobili per truffa
Proseguono i controlli dei Carabinieri del NAS sulle attività alimentari e sulle truffe ai danni dei cittadini
Livorno: sequestrati 30 kg di alimenti “etnici” privi di rintracciabilità e denunciato un commerciante di automobili per truffa.
Nell’ambito dei costanti controlli sulle attività di preparazione e somministrazione degli alimenti, per verificare il rispetto della normativa vigente e prevenire potenziali rischi per la salute pubblica, i Carabinieri del NAS – Nucleo Antisofisticazione e Sanità – di Livorno hanno sottoposto a sequestro 30 chili di alimenti inidonei alla consumazione. I militari hanno infatti accertato che, all’interno di un esercizio di ristorazione del centro labronico, erano conservate, per la successiva somministrazione, varie tipologie di prodotti alimentari “etnici” a base di carne di pollo privi di tracciabilità, così da disattendere le procedure del manuale di autocontrollo.
Alla titolare dell’esercizio, una 29enne residente a Livorno, oltre al sequestro degli alimenti per un valore stimato di 300 euro, è stata comminata una sanzione amministrativa di 1.500 euro, informando le autorità competenti in materia. Oltre ai numerosi incontri organizzati per informare la popolazione a difendersi dai tentativi di truffa e a prevenire i raggiri segnalando alle forze dell’ordine persone o veicoli sospetti, continua incessante anche l’attività di contrasto dei Carabinieri verso questo tipo di reati.
I più insidiosi sono soprattutto quelli che si consumano nell’anonimato, dietro lo schermo di un pc. A tale riguardo, i Carabinieri della Stazione di Cecina, a seguito di accurati accertamenti, hanno individuato e denunciato all’A.G. un 54enne, con precedenti di polizia, gravemente indiziato di essere l’autore di una truffa ai danni di un operaio 57enne residente a Cecina. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, l’indagato, un sedicente commerciante di auto nativo di Milano e lì residente, avrebbe inserito un annuncio di vendita di un’autovettura nell’area commerciale di un noto social.
A tale annuncio ha aderito proprio l’operaio cecinese, ingannato dal fatto che il venditore, titolare dell’omonima ditta, risultasse effettivamente operare nel settore. In breve, quindi, l’accordo è stato raggiunto e la vittima ha versato, tramite bonifico, un acconto di 500 euro sul conto corrente del milanese. Ma, una volta intascati i soldi, l’inserzionista, per ragioni ancora da chiarire, ha cessato di rispondere alle chiamate e ai messaggi del compratore, rendendosi irreperibile. L’operaio, senza i soldi e senza nemmeno l’auto, ha pertanto sporto denuncia dai Carabinieri che, grazie anche ad accertamenti bancari, hanno individuato il presunto responsabile denunciandolo per truffa.
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