Lecce, nuove disposizioni anti assembramento per ridurre il rischio contagio da pandemia
Lecce, In ottemperanza all’ordinanza della Regione Puglia del 10 marzo scorso che ha previsto ulteriori misure restrittive per la prevenzione della diffusione della pandemia da covid-19, giorno 11 marzo u.s. è stato predisposto nel centro cittadino del Comune di Galatina un servizio straordinario di controllo del territorio con le volanti del Commissariato di P.S. ed unità del Reparto Prevenzione Crimine.
Il centro storico di Galatina è stato recentemente oggetto di esposti, in relazione alla presenza di giovani che nelle ore serali si assembrano, incuranti delle limitazioni e che arrecano disturbo.
Nell’ambito di tale servizio sono stati controllati un centinaio di persone, la maggior parte giovani e una cinquantina di veicoli. Tra questi sono stati sanzionati 6 giovani trovati assembrati e privi dei dispositivi di protezione individuale.
Nella tarda serata, inoltre, una volante del Commissariato ha intercettato un veicolo il cui autista, alla vista della Polizia, si dava a precipitosa fuga al fine di eludere il controllo. I due a bordo, fermati dopo un breve inseguimento, sono stati indagati per resistenza a Pubblico Ufficiale e l’uomo alla guida anche per guida senza patente reiterata nel biennio.
Ieri sera 12 marzo u.s. gli agenti in servizio di volante alla Questura di Lecce hanno denunciato T.T. 43enne di Calimera per Vilipendio alle Istituzioni.
Alle ore 20:40, una volante mentre transitava in Via Salandra notava nei pressi di un esercizio commerciale un cittadino che confabulava con un altro individuo, senza indossava il dispositivo di protezione personale delle vie respiratorie (Mascherina). La volante chiedeva al soggetto di indossare la mascherina ma questi, dopo ripetuti richiami non ottemperava alle richieste, esternando testuali frasi: “FAI IL VERBALE, NON MI INTERESSA” pertanto procedevano alla relativa contestazione della violazione.
Ma non finiva qui, il trasgressore invitato a firmare gli atti e a ritirarne copia, esternava pubblicamente frasi ingiuriose dei confronti delle Istituzioni.
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