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La situazione sismica ai Campi Flegrei: rischio elevato per 2000 edifici, piano del governo da 100 milioni

Emergenza ai Campi Flegrei: 340 sfollati e 2000 edifici a rischio dopo il terremoto di magnitudo 4.4. La Regione e il governo intervengono con fondi e demolizioni. Intanto, una scossa di 4.2 colpisce Potenza.

La situazione sismica ai Campi Flegrei: rischio elevato per 2000 edifici, piano del governo da 100 milioni

La terra continua a tremare nei Campi Flegrei, una delle aree vulcaniche più pericolose al mondo. Dal 13 marzo scorso, un terremoto di magnitudo 4.4 ha scosso i Comuni di Napoli, Pozzuoli e Bacoli, segnando l’evento sismico più forte degli ultimi quarant’anni nella zona. La scossa ha innescato un’ondata di evacuazioni: 142 nuclei familiari, per un totale di 340 persone, sono stati costretti ad abbandonare le proprie abitazioni.

I dati forniti dalla Protezione Civile e dalla Prefettura di Napoli sono in costante aggiornamento. Attualmente, oltre 1000 interventi sono stati eseguiti dai Vigili del Fuoco, mentre altre 330 richieste sono ancora in attesa. L’area colpita presenta un’alta vulnerabilità sismica, con ben 2000 edifici considerati ad alto rischio di crollo.

Le misure per gli sfollati e il supporto della Regione Campania

Le persone evacuate sono state sistemate in diverse strutture: 55 hanno trovato rifugio in alberghi convenzionati con la Regione Campania, mentre le altre hanno optato per una sistemazione autonoma. Nella sede di via Acate, la scorsa notte hanno pernottato 17 persone, 41 hanno trovato ospitalità al Palatrincone di Monterusciello e 7 a Bacoli, in Viale Olimpico.

Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha sottolineato il ruolo attivo della Regione nell’affrontare la crisi: “Ai Campi Flegrei ci stiamo sostituendo ai Comuni. Abbiamo creato un’area di accoglienza a Bagnoli, ma la gestione degli sfollati è una responsabilità comunale”. De Luca ha sollecitato un coordinamento più efficace tra le istituzioni per evitare ritardi e disguidi burocratici.

Un’area altamente vulnerabile: il piano del governo per mitigare i rischi

Il ministro per la Protezione Civile, Nello Musumeci, ha dichiarato che il primo provvedimento adottato dal governo è stato quello di effettuare una ricognizione spedita degli edifici vulnerabili. “Abbiamo identificato circa 2000 edifici ad alto rischio sismico. Per quest’area è previsto un intervento mirato dello Stato per ridurre l’esposizione al rischio sismico”, ha spiegato il ministro.

Il piano prevede lo stanziamento di 100 milioni di euro fino al 2029 per interventi su scuole, case private e infrastrutture pubbliche. Tuttavia, Musumeci ha ammesso che il precedente “Sisma Bonus” non ha dato i risultati sperati: “Il bonus è stato utilizzato principalmente per l’isolamento termico, non per la messa in sicurezza sismica. Dobbiamo cambiare approccio”.

Nel frattempo, la Procura di Napoli ha intensificato le demolizioni degli edifici abusivi nella zona dei Campi Flegrei. Il procuratore Nicola Gratteri ha affermato che le demolizioni sono triplicate nell’ultimo anno: “Il rischio sismico è aggravato dalla presenza di costruzioni non a norma. È necessario un intervento drastico per garantire la sicurezza della popolazione”.

Il terremoto in provincia di Potenza: paura e scuole chiuse

Oltre ai Campi Flegrei, un’altra scossa di terremoto ha colpito la provincia di Potenza nella mattinata di oggi, 18 marzo. Il sisma, di magnitudo 4.2, è stato registrato alle ore 10:01 con epicentro a sei chilometri dal Comune di Vaglio Basilicata, a una profondità di 14,3 km. La scossa è stata avvertita chiaramente dalla popolazione, spingendo molte persone a scendere in strada per paura di ulteriori crolli.

In seguito all’evento, il sindaco di Potenza, Vincenzo Telesca, ha ordinato la sospensione delle attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado. Anche la circolazione ferroviaria tra Tito e Potenza è stata temporaneamente interrotta per permettere i controlli sulla sicurezza delle infrastrutture.

Secondo Lucia Margheriti, sismologa dell’INGV, la profondità del terremoto ha contribuito a ridurne l’impatto al suolo: “Vista la profondità di 14 km, le onde sismiche si sono attenuate prima di raggiungere la superficie. Questo ha limitato i danni, sebbene la zona sia considerata ad alta pericolosità sismica”.

Fortunatamente, non si segnalano danni gravi a edifici o persone, ma le autorità continuano a monitorare la situazione.

Uno sguardo al futuro: come affrontare il rischio sismico in Italia

L’Italia è un paese altamente sismico, con zone come i Campi Flegrei e l’Appennino meridionale particolarmente esposte a eventi di questo tipo. Gli esperti sottolineano la necessità di un piano di prevenzione più efficace, che includa interventi di adeguamento antisismico sugli edifici e una maggiore consapevolezza da parte della popolazione.

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