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Jesolo, prima le offese, poi la rissa e le barricate: chiuso un locale per 7 giorni

Jesolo, sono sette i giorni di chiusura per gravi motivi di ordine pubblico che a partire da oggi, sabato 5 giugno, sono stati imposti dal Questore della provincia di Venezia Maurizio Masciopinto ad un noto locale della città sito in piena zona Piazza Mazzini.

L’intervento di questa mattina, deciso e tempestivo, da parte dell’Autorità Provinciale di Pubblica Sicurezza si inserisce nella cornice dell’attività di prevenzione e contrasto posta in essere quotidianamente dalla Polizia di Stato a tutela della legalità e dei cittadini, in linea con le direttive recentemente richiamate sul tema dal Dipartimento di Pubblica Sicurezza e dal Capo della Polizia Lamberto Giannini.

Il provvedimento di chiusura ai sensi dell’art. 100 T.U.L.P.S. è stato emesso a seguito dei fatti occorsi domenica 30 maggio, quando le Volanti del Commissariato sono dovute intervenire due volte durante la serata a seguito di liti violente che hanno visto coinvolti due avventori cittadini italiani di 23 e 24 anni, entrambi con gravi pregiudizi di polizia, ed il gestore del locale.

A causa di futili motivi e complice l’alterazione alcolica degli avventori, è infatti scaturito un violento litigio caratterizzato da lancio di oggetti, offese e provocazioni di ogni tipo tra il titolare del locale, che nel frattempo si era barricato all’interno invece di chiamare le Forze dell’Ordine, ed i due ragazzi, a seguito del quale alcuni dei partecipanti allo scontro hanno riportato lesioni di vario genere.

Episodi simili avevano interessato il titolare del locale ed i suoi collaboratori già nel settembre 2019 quando, nell’occasione di un diverbio con un cittadino egiziano con gravi pregiudizi di polizia, vi erano state colluttazioni che avevano fatto riportare lesioni sia al gestore che all’avventore.

E’ emerso così il quadro allarmante di un locale teatro di violente liti, frequentato da avventori con gravi pregiudizi di polizia e gestito con modalità ancor più inaccettabili considerato il momento storico in cui ci troviamo: una fase di delicata ripartenza a seguito della pandemia da Covid-19 dove la collettività deve poter riporre il massimo affidamento nella corretta gestione degli esercizi pubblici e nel rispetto da parte dei gestori delle attività degli obblighi giuridici e delle buone prassi.

La risposta della Polizia agli avvenimenti di domenica 30 maggio, attraverso la chiusura cautelare del locale da parte del Questore, vuole pertanto trasmettere una cultura del rispetto e delle regole che possa garantire ai cittadini della Provincia di Venezia una ripartenza ed un ritorno alla normalità in piena sicurezza, contrastando episodi e situazioni che possano ingenerare allarme sociale nella cittadinanza.

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