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Incidenti in monopattino, in bici e a piedi: utenti positivi ad alcol e droghe in oltre il 30% dei casi

Entra nel vivo la campagna di comunicazione/sensibilizzazione alla cittadinanza

Incidenti in monopattino, in bici e a piedi: utenti positivi ad alcol e droghe in oltre il 30% dei casi.

Verona. Lo studio effettuato dall’Istituto di Medicina Legale dal 2019 a oggi conferma il trend negativo già individuato a luglio di quest’anno e presentato dall’Amministrazione comunale partner del progetto pionieristico. Su 8.905 incidenti campionati il 17,4% è risultato positivo all’alcol e il 17,6% alle sostanze stupefacenti. Si intensifica la campagna di informazione già avviata da alcune settimane sui social del Comune. Previsti anche incontri nelle scuole e il lancio di messaggi di sensibilizzazione sui totem elettronici presenti in città.

I dati parlano chiaro. Degli incidenti stradali che vedono coinvolti gli utilizzatori di biciclette, monopattini o che si spostano a piedi, a Verona e Vicenza, uno su quattro risulta causato da soggetti che hanno superato i limiti nell’uso di alcol o che hanno fatto uso sostanze stupefacenti. Il risultato, che include anche l’analisi completa del 2023, i cui parziali sono stati presentati lo scorso luglio dall’Amministrazione comunale, emergono dal primo studio in Italia e all’estero svolto dall’Istituto di Medicina Legale di Verona. Al centro i dati tossicologici relativi ai casi di incidenti stradali processati dal 2019 ad oggi con specifico focus sulla mobilità sostenibile.

Valori dai quali il Comune è partito per strutturare un’importante campagna di sensibilizzazione volta a richiamare la cittadinanza ad una maggiore attenzione quando ci si mette alla guida di una bicicletta, un monopattino o si va semplicemente a piedi sotto l’effetto di alcol o di sostanze stupefacenti o psicotrope.

“Il Comune di Verona partecipa ad un progetto pionieristico in collaborazione con l’Istituto di Medicina Legale di Verona – evidenzia l’assessora alla Sicurezza Stefania Zivelonghi –, focalizzato sull’idoneità psicofisica degli utenti di mezzi di mobilità sostenibile in relazione all’assunzione di alcool o sostanze stupefacenti. Da questo emergono dati preoccupanti per quanto riguarda l’utilizzo di biciclette e monopattini, ed evidenziare questo è importante perché per l’amministrazione ha l’obiettivo di incentivare l’utilizzo della mobilità dolce. Troppo spesso manca la consapevolezza dei rischi, e i valori della ricerca mostrano che il numero di incidenti con mezzi di mobilità dolce sotto l’effetto di alcool e droghe è di gran lunga superiore a quello riscontrato nelle autovetture. Il nostro obiettivo è aumentare in chi utilizza questi mezzi la consapevolezza di quello che può accadere, anche in vista di un futuro inasprimento delle norme del codice della strada. Per questo entra nel vivo la campagna social pensata dall’Amministrazione per sensibilizzare quanti più utenti, con una particolare attenzione e coinvolgimento diretto dei giovani“.

Oggi in Comune sono state presentate le iniziative di comunicazione e sensibilizzazione dell’Amministrazione in seguito alla conferma dei dati da parte di Uoc Medicina Legale –Aoui Verona Dipartimento di Diagnostica e Sanità Pubblica, Sezione di Medicina Legale, Università Di Verona.

L’avanzamento della campagna di comunicazione/sensibilizzazione della cittadinanza in merito alle conseguenze legate all’incidentalità Stradale Alcol-Droga correlata su pedoni, ciclisti e utilizzatori di mobilità su due ruote è stato annunciato dall’assessora alla Sicurezza Stefania Zivelonghi insieme al Comandante della Polizia locale Luigi Altamura.

“Il dato preoccupante è dato dall’aumento di incidenti in monopattino, causato soprattutto dallo stato alterato di guida provocato da alcol e droga – dichiara il comandante Luigi Altamura. In alcuni casi assistiamo addirittura a fuoriuscite autonome con analisi che rilevano un tasso alcolemico 5 o 6 volte superiore alla media. L’Amministrazione si impegna a contrastare questo fenomeno anche mediante campagne di sensibilizzazione volte a ricordare che i mezzi di micromobilità sono, a tutti gli effetti, dei veicoli, con conseguenti segnalazioni e sanzioni. A gennaio prenderà il via l’esame di 760 emendamenti collegati al nuovo Codice della Strada, che porterà ad un inasprimento delle sanzioni penali che saranno maggiormente incisive”.

monopattino

L’Istituto di Medicina Legale dal 2009 sta svolgendo questa tipologia di attività, che si è maggiormente strutturata dopo il 2016, a seguito dell’introduzione della legge sull’omicidio stradale, identificando l’istituto come uno dei tre centri operativi regionali assieme a Padova e Venezia.

L’attività ha subito un’ulteriore spinta dall’anno scorso quando nel 2022, in partenariato con la Polizia locale di Verona, ha ricevuto un finanziamento dal Dipartimento per le Politiche Antidroga alla Presidenza del Consiglio dei Ministri nell’ambito del progetto P.I.S.A.D.

Giunti alla fine dell’anno l’indagine conferma il trend già individuato a luglio. Dal 2019 al 2023, l’Istituto ha processato 8905 casi, con una prevalenza maschile e un’età media di 43 anni.

La maggior parte degli incidenti avviene di giorno e nei giorni feriali. Il 17,4% degli incidenti è avvenuto in stato di ebbrezza (alcolemia > 0,5 g/l), e il 17,6% dei soggetti è stato trovato positivo a sostanze stupefacenti e psicotrope.

Per la mobilità sostenibile – biciclette, pedoni, monopattini –, i dati mostrano un’alta incidenza di uso di alcol e sostanze stupefacenti, soprattutto tra i conducenti di monopattini. Circa un quarto (23,6%) degli incidenti stradali con feriti che coinvolge pedoni, ciclisti e monopattini è correlato all’uso di alcol o sostanze stupefacenti/ psicotrope.

La non consapevolezza delle conseguenze, specie tra i più giovani, evidenziata dai risultati del progetto P.I.S.A.D., indica una necessità urgente di sensibilizzazione della cittadinanza, anche in vista di un aggravarsi della responsabilità penale e relative sanzioni collegati al nuovo codice della strada di prossima introduzione.

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