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Il drammatico salvataggio di Yasmine: sola tra le onde per 3 giorni a 11 anni

La storia di Yasmine, sopravvissuta a un naufragio nel Mediterraneo: il suo grido disperato ha permesso il miracolo del salvataggio.

Il drammatico salvataggio di Yasmine: sola tra le onde per 3 giorni a 11 anni.

Il Mediterraneo ha scritto un’altra tragica pagina di dolore e speranza con la storia di Yasmine, una bambina di 11 anni proveniente dalla Sierra Leone, salvata dopo essere rimasta per tre giorni in balia delle onde. Un miracolo che porta alla luce il dramma dei migranti e delle vite spezzate in mare.

La drammatica traversata e il naufragio

Yasmine era partita l’8 dicembre da Sfax, in Tunisia, insieme ad altri 45 migranti, a bordo di un piccolo natante diretto verso le coste italiane. La barca non ha retto alla furia del mare in burrasca e si è rovesciata, lasciando i passeggeri alla deriva nel gelido Canale di Sicilia. Tra onde alte cinque metri e vento a oltre 23 nodi, la tragedia si è consumata rapidamente: la maggior parte dei migranti è stata trascinata via dalle correnti, incluso il fratello di Yasmine.

Lotta per la sopravvivenza

Rimasta sola, Yasmine si è aggrappata a due camere d’aria che le hanno permesso di galleggiare, resistendo alla disperazione e alla stanchezza. Per tre lunghissimi giorni, ha affrontato il freddo, la fame e la paura. Quando finalmente ha intravisto una barca all’orizzonte, ha trovato la forza di gridare aiuto. Le sue urla sono state udite dall’equipaggio del Trotamar III, il veliero della Ong tedesca Compasscollective, che stava pattugliando l’area alla ricerca di naufraghi. Alle 3:20 di martedì, in una notte senza stelle, l’equipaggio è riuscito a individuarla e a trarla in salvo con un gommone.

«È stato un miracolo aver sentito la sua voce con il motore acceso e il mare in tempesta», ha dichiarato lo skipper Matthias Wiedenlübbert. Una volta a bordo, la bambina è stata avvolta in una coperta termica e riscaldata con borse d’acqua calda. Nonostante fosse in ipotermia e sotto shock, Yasmine era vigile e reattiva.

L’arrivo a Lampedusa

All’alba, il Trotamar III è approdato a Lampedusa, dove Yasmine è stata accolta dai soccorritori e condotta al poliambulatorio dell’isola. In un francese stentato, la bambina ha raccontato ai medici e agli operatori il suo viaggio: la partenza, il naufragio e i tre giorni passati in mare. «Era tranquilla, ma visibilmente sfinita», ha riferito Francesca Saccomandi, volontaria di Mediterranean Hope, che ha donato a Yasmine uno zainetto contenente un album da colorare e dei colori.

Le sue condizioni di salute sono state dichiarate buone dal dottor Francesco D’Arca, ma il trauma psicologico richiederà cure e supporto. Dopo alcune ore di riposo, Yasmine è stata trasferita all’hotspot dell’isola, dove si è addormentata profondamente, esausta ma finalmente al sicuro.

Le indagini e i dubbi sul racconto

Il salvataggio di Yasmine è accompagnato da interrogativi che gli inquirenti stanno cercando di chiarire. È davvero possibile che una bambina di 11 anni sia sopravvissuta per tre giorni in acqua gelida, durante una tempesta? Secondo gli esperti, l’ipotermia avrebbe potuto uccidere in meno di 12 ore. «In quelle condizioni si perde la cognizione del tempo», spiegano gli investigatori, ipotizzando che il racconto della bambina possa essere stato alterato dallo shock.

La Procura di Agrigento, guidata dal procuratore Giovanni Di Leo, ha aperto un’indagine per naufragio, omicidio colposo plurimo e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Nel frattempo, la Guardia di Finanza continua a perlustrare il tratto di mare dove è avvenuto il naufragio, ma non sono stati trovati corpi, giubbotti salvagente o resti del natante.

La vicenda di Yasmine è emblematica del dramma dei migranti che attraversano il Mediterraneo in cerca di una vita migliore. Ogni anno, migliaia di uomini, donne e bambini affrontano viaggi pericolosi, spesso spinti dalla disperazione. Per molti di loro, il sogno di una nuova vita si spezza tra le onde. Per Yasmine, invece, il salvataggio rappresenta una seconda nascita, un’opportunità per ricominciare nonostante le perdite e il trauma subito.

Il drammatico salvataggio di Yasmine: sola tra le onde per 3 giorni a 11 anni

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