Grumo Appula: arrestato un 29enne evaso dal carcere di Lecce il 14 settembre scorso
L'uomo, presumibilmente, approfittando di trovarsi momentaneamente presso l'infermeria dell'istituto carcerario, avrebbe eluso i controlli, scavalcando il cancello di cinta e le varie recinzioni presenti, facendo perdere, momentaneamente, le proprie tracce.
Grumo Appula: arrestato un 29enne evaso dal carcere di Lecce il 14 settembre scorso
I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Taranto, con il supporto tecnico del Raggruppamento Operativo Speciale Carabinieri, nonché con la collaborazione, in fase esecutiva, dello Squadrone Eliportato Cacciatori Carabinieri Puglia, del 6° Elinucleo Carabinieri di Bari Palese e con l’ausilio di militari del Comando Provinciale di Bari, nonché del Nucleo investigativo Centrale della Polizia Penitenziaria del capoluogo pugliese, in data odierna, hanno arrestato un 29enne, evaso dal Carcere di Lecce il 14 settembre scorso.
L’operazione di servizio è stata possibile grazie ad un’incessante attività info-investigativa, avviata all’indomani dell’evasione dal carcere di Lecce, struttura nella quale l’arrestato sarebbe dovuto restare, per l’espiazione di una pena detentiva, sino al 2028.
L’uomo, presumibilmente, approfittando di trovarsi momentaneamente presso l’infermeria dell’istituto carcerario, avrebbe eluso i controlli, scavalcando il cancello di cinta e le varie recinzioni presenti, facendo perdere, momentaneamente, le proprie tracce.
Il 29enne è stato poi rintracciato, nella giornata di ieri, 24 settembre, nei pressi di Grumo Appula, in provincia di Bari, in aperta campagna. Insieme alla moglie, si sarebbe nascosto all’interno di un casolare molto isolato, allo scopo di eludere eventuali controlli.
All’operazione, durata dalle prime luci dell’alba sino alla sera, hanno preso parte oltre 50 militari dell’Arma, coordinati delle Procure della Repubblica di Lecce e Bari. All’interno dello stabile, sono stati rinvenuti, grazie ad un’accurata perquisizione, circa 50 grammi di hashish, nonché un microcellulare, presumibilmente utilizzato per le comunicazioni necessarie a guadagnarsi la fuga.
Al termine delle procedure di rito, fatta salva la presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva di condanna, l’arrestato è stato associato alla Casa Circondariale di Taranto, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
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