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Gli aerei da guerra russi si avvicinano all’Alaska e sconfinano in Svezia. Chiuso l’aeroporto di Aalborg per droni sospetti

La Russia si avvicina ai confini dell’Alaska e sorvola Danimarca e Svezia: crescono le tensioni con la NATO e l'Europa.

Gli aerei da guerra russi si avvicinano all’Alaska e sconfinano in Svezia. Chiuso l’aeroporto di Aalborg per droni sospetti

La Russia si spinge sempre più fuori dal proprio spazio aereo raggiungendo, nella giornata di ieri, l’Alaska. Quattro caccia americani F-16 hanno provveduto a controllare l’area per intercettare bombardieri e aerei da guerra, dopo che un aereo militare russo è stato rilavato nello spazio aereo vicino all’Alaska, rimanendo però nell’area internazionale, senza violare lo spazio aereo canadese o statunitense.

La tensione fra Nato e Russia è aumentata da quando, il 23 settembre scorso, durante l’incontro con il presidente ucraino Zelensky, Trump ha esortato i paesi NATO ad abbattere gli aerei da guerra russi, dovessero questi invadere lo spazio internazionale, e in determinate condizioni. La dichiarazione del leader sarebbe stata in seguito supportata dalla Presidente della Commissione Eropea.

Alle dichiarazioni del capo della Casa Bianca e Von der Leyen, Mosca avrebbe risposto che la distruzione dei suddetti velivoli da parte dei paesi NATO avrebbe come risultato guerra aperta. L’ambasciatore russo in Francia, Alexey Meshkov ha inoltre aggiunto che “molti aerei della Nato che violano lo spazio aereo russo, deliberatamente o meno, ma succede abbastanza spesso, dopodiche’ non vengono abbattuti”.

Negli ultimi giorni si sono verificate numerose invasioni degli spazi aerei internazionali di paesi appartenenti alla NATO, sia sotto forma di jet che con i droni. Caso lampante è quello dell’Estonia, dove il 22 settembre, poco prima delle dichiarazioni di Trump, i MiG russi hanno sorvolato il confine per 12 minuti prima di essere intercettati e allontanati dai due F-35 italiani. Anche l’invasione dello spazio aereo danese, ormai sottoposto per la seconda volta ad incursioni di droni, rappresenta un valido esempio.

Questa notte, infatti, l’ aeroporto danese di Aalborg ha dovuto chiudere le piste e aspettare che i dispositivi si allontanassero prima di riaprirle. È la seconda volta che la presenza di droni in aeroporto blocchino l’intero scalo, la prima volta solo pochi giorni fa a Copenhagen. Né in Estonia né in Danimarca è stata presa in considerazione l’idea di distruggere gli armamenti russi, che sono invece stati allontanati. 

La Polonia, invece, il cui spazio aereo è stato sorvolato dai caccia russi il 9 settembre, si dichiara pronta a contrastare le incursioni russe senza l’approvazione della NATO. Benché il Paese non faccia effettivamente parte dell’organizzazione, le Nazioni Unite avevano deciso, a seguito dell’incursione aerea, di avviare l’Operazione Sentinella Ovest con il fine di proteggere il Paese. Una presa di posizione del genere da parte della Polonia potrebbe quindi costare caro all’organizzazione, soprattutto in seguito a quanto dichiarato da Meshkov.

Nelle ultime ore sono stati registrati casi di sconfinamento dello spazio aereo anche in Svezia, dove la scorsa notte dei droni hanno sorvolato le isole di Styrkoe och Tjurkoe, nell’arcipelago di Karlskrona, a Sud del Paese.

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