Giro di mazzette alla Motorizzazione di Palermo, 21 arresti
A casa di un funzionario trovati 590mila euro
Giro di mazzette alla Motorizzazione di Palermo, 21 arresti.
Ben 187 capi di imputazione e 42 indagati dietro il giro di mazzette alla Motorizzazione Civile di Palermo. L’inchiesta è stata coordinata dal Procuratore Maurizio De Lucia.
L’operazione, condotta dalla Polizia Stradale, ha svelato le tangenti incassate dai pubblici ufficiali della Motorizzazione che avrebbero chiuso un occhio sulla regolarità di centinaia di pratiche automobilistiche, in particolare sulle immatricolazioni di auto straniere.
Dal 1996 ad oggi sono state 6 le inchieste che hanno coinvolto la Motorizzazione di Palermo. In pratica, un’indagine ogni quattro anni circa, con al centro, sempre, un giro di mazzette in cambio di favori fatti da funzionari e dipendenti.
Da un’analisi effettuata dagli investigatori è emerso che, nel corso degli ultimi anni, le nazionalizzazioni effettuate presso l’ufficio della Motorizzazione Civile di Palermo avevano avuto un costante trend di crescita, passando dalle 7.740 immatricolazioni del 2016 alle 20.465 del 2019.
“Il dato che immediatamente saltava in evidenza era la circostanza che gli intestatari fossero per oltre l’80% residenti fuori la Provincia di Palermo e che la quasi totalità di tali pratiche fosse stata commissionata da un ristretto numero di Agenzie Palermitane, che, di fatto, hanno esercitato una sorta di monopolio del fiorente mercato delle nazionalizzazioni, falsando in tal modo il libero mercato a danno delle altre Agenzie concorrenti”, si legge nella nota diffusa dall’Ufficio Stampa della Polizia di Stato.
Gli agenti hanno effettuato numerose perquisizioni e sequestrato centinaia di fascicoli di pratiche automobilistiche. Contestati i reati di “corruzione, accesso abusivo al sistema informatico o telematico e falsità ideologica”.
I poliziotti hanno trovato 590mila euro a casa di uno degli arrestati, ben nascosti in vari posti.
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