Genova, fermati per un controllo e trovati in possesso di gioielli, orologi e apparecchi elettronici. Entrambi sottoposti a fermo di Polizia Giudiziairia
Il 25enne ha mantenuto un atteggiamento aggressivo nei confronti degli operatori
Genova, fermati per un controllo e trovati in possesso di gioielli, orologi e apparecchi elettronici. Entrambi sottoposti a fermo di Polizia Giudiziairia.
Venerdì notte, i poliziotti della Polizia Giudiziaria hanno sottoposto a fermo di Polizia Giudiziaria un 25enne e un 26enne per il reato di ricettazione in concorso tra loro, denunciando altresì il primo per minaccia, resistenza e lesioni aggravate a Pubblico Ufficiale rimane comunque salva la presunzione di innocenza dell’indagato sino a sentenza definitiva.
I due sono stati fermati per un controllo mentre percorrevano corso Quadrio e, fin da subito hanno mostrato un atteggiamento nervoso. A seguito di un controllo più approfondito sono stati trovati in possesso di alcuni cofanetti che occultavano dentro due zaini e sotto gli abiti.
All’interno numerosi monili in oro (7 bracciali, 7 collane, 17 ciondoli, 6 anelli di cui una fede nuziale), tre orologi, due macchine fotografiche, 5 smartphone, alcuni apparecchi di vecchia generazione, 6 chiavette U.S.B., e altri oggetti di tenue valore, di cui i giovani non hanno saputo fornire plausibili giustificazioni circa il possesso.
Gli agenti, sospettando che si trattasse di oggetti provento furto, si sono subito attivati per comprenderne la provenienza, risalendo al legittimo proprietario che, immediatamente contattato, ha riconosciuto tutti gli oggetti, riferendo che gli stessi erano da lui custoditi all’interno del proprio ufficio, sito poco distante dal luogo del controllo. Il sopralluogo successivo ha confermato il furto, evidenziando anche la devastazione delle stanze.
Presso gli uffici della Questura, durante l’identificazione, il 25enne ha mantenuto un atteggiamento aggressivo nei confronti degli operatori, verso i quali ha usato violenza con spintoni, calci e sputi, cagionando ferite a due di essi, giudicate guaribili in 7 e 1 giorno.
I due sono stati associati presso il carcere di Marassi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
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