Genova: Capotreno accoltellato da 21enne egiziano. Scatta lo sciopero dei Ferrovieri.
In un episodio di violenza su un treno regionale, un capotreno di 40 anni è stato gravemente ferito mentre stava verificando i biglietti dei passeggeri. L’aggressione è avvenuta a bordo di un treno partito da Genova Brignole e diretto a Busalla, all’altezza della stazione di Rivarolo. Gli autori dell’attacco, un giovane di 21 anni e una ragazza minorenne, sono stati fermati dalle forze dell’ordine. Questo ennesimo episodio di violenza sui mezzi pubblici ha sollevato un’ondata di indignazione e ha portato i sindacati a proclamare uno sciopero nazionale del settore ferroviario.
L’accaduto
Il capotreno stava svolgendo i consueti controlli di verifica dei biglietti quando ha chiesto a due giovani passeggeri, un ragazzo egiziano di 21 anni, Fares Kamel Salem Alshahhat, e una ragazza italiana di origini nordafricane, di esibire i loro titoli di viaggio. Alla richiesta, i due hanno reagito in maniera aggressiva, rifiutandosi di pagare il biglietto. La situazione è rapidamente degenerata quando il capotreno ha invitato i due a scendere dal treno. Secondo le ricostruzioni, la ragazza avrebbe cominciato a inveire, sputando e colpendo il capotreno, mentre il ragazzo si sarebbe scagliato contro una passeggera che stava assistendo alla scena. La violenza è culminata quando, dopo essere sceso dal treno, il capotreno è stato accoltellato una o due volte al fianco dal 21enne. L’uomo è stato poi trasportato in codice rosso all’ospedale Villa Scassi di Sampierdarena, ma fortunatamente le coltellate non hanno intaccato organi vitali e il capotreno non sarebbe in pericolo di vita.
Intervento delle Autorità e nota di Trenitalia
Il treno è stato fermato e le forze dell’ordine, intervenute prontamente, hanno arrestato il giovane aggressore e fermato la ragazza, denunciata per aggressione e resistenza a pubblico ufficiale. La circolazione ferroviaria è rimasta rallentata per oltre un’ora per consentire i rilievi necessari all’indagine.
Trenitalia ha rilasciato una nota di condanna per l’episodio, definendolo “inaccettabile”. L’amministratore delegato di Trenitalia, Luigi Corradi, ha espresso solidarietà al capotreno ferito, sottolineando l’impegno quotidiano dell’azienda per la sicurezza dei lavoratori e dei passeggeri.
Sciopero nazionale dei Ferrovieri
Come risposta all’aggressione, le principali sigle sindacali del settore ferroviario – Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Fast Confsal e Orsa Trasporti – hanno indetto uno sciopero nazionale di otto ore per domani, 5 novembre, dalle 9:01 alle 16:59. Lo sciopero coinvolgerà il personale mobile delle società di trasporto Trenitalia, Fs Security, Trenord, Trenitalia Tper e Italo Ntv. I sindacati hanno sottolineato come questa aggressione sia solo l’ultima di una lunga serie di atti di violenza che hanno colpito il personale ferroviario negli ultimi mesi.
In una nota congiunta, i sindacati hanno dichiarato: “In considerazione delle violente e reiterate aggressioni al personale mobile registrate negli ultimi mesi e già denunciate pubblicamente, constatiamo che non si è apprezzato alcun intervento a tutela del personale, né un maggiore controllo dei treni da parte delle forze dell’ordine. La gravità e l’intollerabilità di tali episodi non consente indugi e necessita di un intervento fermo e risolutivo per tutelare la sicurezza e l’incolumità delle lavoratrici e dei lavoratori che quotidianamente prestano servizio alla collettività.”
Reazioni politiche
L’aggressione ha suscitato anche una reazione da parte del ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, che ha espresso solidarietà al capotreno ferito e ha promesso tolleranza zero verso gli autori dell’aggressione. Su X (precedentemente Twitter), Salvini ha scritto: “Piena solidarietà al ferito, attualmente in gravi condizioni. E ora nessuna clemenza per i responsabili: gesti del genere non devono rimanere impuniti”. Il ministro ha aggiunto che il governo sta lavorando per aumentare la sicurezza nei treni e nelle stazioni ferroviarie, sottolineando l’impegno per contrastare l’immigrazione illegale, che, a suo dire, è frequentemente alla base di episodi di violenza come questo.
Richieste di maggiore sicurezza e controlli
L’episodio ha riportato in primo piano il dibattito sulla sicurezza dei lavoratori del trasporto pubblico e dei passeggeri, evidenziando la necessità di misure preventive più efficaci. I sindacati, già in passato, avevano lanciato allarmi sulla crescente frequenza di aggressioni ai danni del personale ferroviario e avevano richiesto un incremento della presenza delle forze dell’ordine a bordo dei treni. La richiesta è stata ribadita in occasione dell’incidente di Genova, auspicando che le istituzioni e le aziende ferroviarie rispondano prontamente alla situazione con misure concrete.
L’accoltellamento del capotreno e la successiva proclamazione dello sciopero sono il riflesso di un problema crescente di sicurezza sui treni italiani, specialmente sulle tratte regionali. L’impatto della violenza sui lavoratori e il clima di insicurezza percepito dai passeggeri rendono urgente un intervento a livello istituzionale per garantire un servizio di trasporto più sicuro ed efficiente. La risposta a questa emergenza, attraverso lo sciopero e le dichiarazioni di solidarietà, riflette la frustrazione dei lavoratori, che chiedono azioni concrete e tempestive per prevenire episodi simili in futuro.
Riproduzione riservata © Copyright La Milano