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Gaza, Israele fa saltare in aria il parlamento di Hamas

I negoziati mediati dal Qatar per il rilascio degli ostaggi "sono entrati in crisi"

Gaza, Israele fa saltare in aria il parlamento di Hamas.

Dopo averlo conquistato nei giorni scorsi, l’esercito israeliano ha fatto saltare il palazzo del parlamento di Hamas. Lo ha riferito per primo il sito Ynet.

Il governo di Hamas ha annunciato che 11.500 palestinesi sono stati uccisi nei bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza dall’inizio della guerra. Tra i decessi registrati finora ci sono 4.710 minori e 3.160 donne. Inoltre, sempre secondo il governo di Hamas, 29.800 persone sono rimaste ferite. Il ministero della Sanità di Hamas, dal canto suo, ha confermato che decine di corpi sono disseminati per le strade del nord della Striscia di Gaza e che è impossibile contarli perché l’esercito israeliano prende di mira le ambulanze e gli operatori sanitari che cercano di avvicinarsi.

L’Idf (The Israel Defence Forces) ha fatto sapere di aver preso il controllo dell’avamposto “Palestina” di Hamas nel nord della Striscia,  sostenendo che fosse la base per gli attacchi terroristici della fazione islamica contro Israele. Nella presa di possesso dell’avamposto, sarebbero stati scoperti tunnel, esplosivi e mine destinate a colpire i soldati. Mentre le truppe israeliane “continuano l’operazione precisa e mirata contro Hamas nel complesso dell’ospedale al Shifa” di Gaza City, l’esercito ha ordinato l’evacuazione anche nella zona a sud di Gaza.

Nelle stesse ore, i negoziati mediati dal Qatar per il rilascio degli ostaggi “sono entrati in crisi”. Lo riferisce il quotidiano israeliano Haaretz, che cita fonti arabe e palestinesi coinvolte nei colloqui. Secondo queste fonti, lo stallo sarebbe dovuto principalmente alla richiesta di Hamas di 5 giorni di cessate il fuoco, mentre Israele avrebbe concordato su un massimo di 3.

Intanto, dopo i numerosi lanci di missili dal Libano nelle ultime ore, Israele sta colpendo oltre confine le postazioni da cui sono arrivati i razzi. Lo ha fatto sapere l’esercito, che ha aggiunto di aver colpito una postazione di Hezbollah nel sud del Libano.

Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu ha approvato la bozza di risoluzione che chiede “pause umanitarie urgenti e prolungate e corridoi in tutta Gaza per un certo numero di giorni per consentire l’accesso agli aiuti ai civili”. Il testo chiede, inoltre, “il rilascio degli ostaggi (soprattutto dei bambini) e che tutte le parti si astengano dal privare i civili di Gaza dei servizi di base e dell’assistenza umanitaria indispensabili alla loro sopravvivenza”. Il testo ha ottenuto 12 voti a favore, tre astenuti (Usa, Gran Bretagna e Russia) e nessun contrario.

Ma Israele, stando a quanto riporta Haaretz, ha respinto la risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Il ministero degli Esteri dello Stato ebraico ha rilasciato una dichiarazione affermando che non c’è posto per questo tipo di misure finché gli ostaggi saranno tenuti nelle mani di Hamas. Secondo l’ambasciatore di Israele presso l’Onu, Gilad Erdan, la risoluzione è «distaccata dalla realtà» ed «è deplorevole che il Consiglio continui a ignorare e si rifiuti di condannare o anche solo menzionare il massacro compiuto da Hamas».

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