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Forlì: truffe agli anziani con finto poliziotto o finto avvocato, fermata e denunciata un’altra donna

I consigli della Polizia di Stato.

Forlì: truffe agli anziani con finto poliziotto o finto avvocato, fermata e denunciata un’altra donna.

La Polizia di Stato invita alla massima attenzione sul fenomeno delle truffe a danno di anziani.

Negli ultimi giorni si sono, infatti, già verificati molti casi in città della cosiddettatruffa del finto poliziotto o del finto avvocato. Nella sola giornata di ieri ben quattro segnalazioni sono giunte alla Sala Operativa della Questura (senza esito grazie alla prontezza e alla lucidità delle “potenziali” vittime) ed una donna è stata bloccata dai poliziotti della Squadra Mobile e segnalata all’Autorità Giudiziaria.

La truffa inizia con una telefonata su telefono fisso alla vittima, preferibilmente molto anziana, nel corso della quale un sedicente “poliziotto” o “avvocato” racconta che un parente, un figlio o un nipote, è rimasto coinvolto in un incidente e avrebbero bisogno, per non avere problemi con la giustizia, di pagare subito, in contanti, una sorta di “cauzione”. Accade talvolta che la vittima, messa in agitazione dalla telefonata concitata e spesso disturbata nella comunicazione, creda al racconto e fornisca il denaro contante ad un emissario inviato a casa dal finto poliziotto/avvocato, ma in realtà suo complice.

In questi giorni, poi, il pericolo delle truffe è maggiore a causa della più frequente presenza delle persone anziane in casa, favorita dalle temperature rigide. Tra le tecniche utilizzate dai truffatori, vi è quella di tenere in linea il più possibile la vittima, talvolta anche con lunghe telefonate, allo scopo di impedirle di allertare i soccorsi. I truffatori chiedono anche alla vittima se ha un telefono cellulare e si fanno comunicare il numero, tenendo impegnata anche quell’utenza.

La Polizia di Stato è ampiamente allertata e sta monitorando il fenomeno e quando si hanno dubbi sulle persone che telefonano, che si incontrano o che vogliono entrare in casa è bene telefonare al numero unico di emergenza 112 e chiedere subito l’intervento. In effetti, proprio grazie alla individuazione del “pericolo” e alla collaborazione delle vittime, la Questura negli ultimi giorni è riuscita a bloccare almeno tre persone (di cui due tratte in arresto) dedite a questa tipologia di reato e a prevenire altri episodi.

Se qualcuno resta vittima di una truffa o di un furto è importante denunciare l’accaduto per dare la possibilità alle Forze dell’ordine di avviare immediatamente le indagini ed evitare che altri subiscano lo stesso raggiro.

I consigli della Polizia contro le truffe agli anziani

Nell’occasione, si ritiene utile e necessario fornire alcune basilari indicazioni per evitare di subire tale tipologia di reato, affinchè possa essere favorito un percorso virtuoso di comunicazione tra familiari e amici delle “potenziali” vittime.

Non aprite la porta di casa a sconosciuti anche se vestono un’uniforme o dichiarano di essere dipendenti di aziende di pubblica utilità. Verificate sempre con una telefonata da quale servizio sono stati mandati gli operai che bussano alla vostra porta e per quali motivi. Se non ricevete rassicurazioni non aprite per nessun motivo. Ricordate che nessun Ente manda personale a casa per il pagamento delle bollette, per rimborsi o per sostituire banconote false date erroneamente. Per qualunque problema e per chiarivi qualsiasi dubbio non esitate a chiamare il numero unico di emergenza 112 e richiedere l’intervento di una pattuglia.

Quando fate operazioni di prelievo o versamento in banca o in un ufficio postale, possibilmente fatevi accompagnare, soprattutto nei giorni in cui vengono pagate le pensioni o in quelli di scadenze generalizzate. Non fermatevi mai per strada per dare ascolto a chi vi offre facili guadagni o a chi vi chiede di poter controllare i vostri soldi o il vostro libretto della pensione anche se chi vi ferma e vi vuole parlare è una persona distinta e dai modi affabili. Fate attenzione a improvvise manifestazioni di affetto da parte di estranei, siano essi uomini o giovani donne che cercano di abbracciarvi. L’intento è di derubarvi di quanto avete indosso.

Se avete il dubbio di essere osservati, fermatevi all’interno della banca o dell’ufficio postale e parlatene con gli impiegati o con chi effettua il servizio di vigilanza. Se questo dubbio vi assale per strada entrate in un negozio in alternativa allertate la Polizia o una compagnia sicura.

Durante il tragitto di andata e ritorno dalla banca o dall’ufficio postale, con i soldi in tasca, non fermatevi con sconosciuti e non fatevi distrarre. Ricordatevi che nessun cassiere di banca o di ufficio postale vi insegue per strada per rilevare un errore nel conteggio del denaro che vi ha consegnato.

Quando utilizzate il bancomat, fatelo con prudenza: evitate di operare se vi sentite osservati.

Consigli per i figli, nipoti e parenti stretti

Non lasciate soli i vostri anziani. Anche se non abitate con loro fatevi sentire spesso e interessatevi ai loro problemi quotidiani.

Ricordategli sempre di adottare tutte le cautele necessarie nei contatti con gli sconosciuti. Se hanno il minimo dubbio fategli capire che è importante chiedere aiuto a voi, ad un vicino di casa oppure contattare il numero unico di emergenza 112.

Ricordate che, anche se non ve lo chiedono, gli anziani hanno bisogno di voi.

Consigli per i vicini di casa

Se nel vostro palazzo abitano anziani soli, scambiate ogni tanto con loro quattro chiacchiere. La vostra cordialità li farà sentire meno soli.

Esortateli a contattarvi per chiarire ogni dubbio se alla loro porta bussano degli sconosciuti. La vostra presenza li renderà più sicuri.

Segnalate al numero unico di emergenza 112 ogni circostanza anomala o sospetta che coinvolga l’anziano vostro vicino di casa.

Consigli per gli impiegati di banca o di uffici postali

Quando allo sportello si presenta un anziano e fa una richiesta anomala o spropositata di denaro contante, perdete un minuto a parlare con lui. Basta poco per evitare un reato ai suoi danni. Spiegategli che all’esterno di banche ed uffici postali nessun impiegato effettua controlli. Per ogni minimo dubbio esortateli a contattarvi.

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