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Ferrara, tira una testata all’ex moglie: divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla donna per maltrattamenti e gravi lesioni

Ferrara, Nella giornata di sabato gli uomini della Squadra Mobile hanno applicato ad un  ferrarese la misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla ex moglie, intimandogli di mantenere una distanza di almeno 200 metri e di non comunicare con lei con nessun mezzo. 

Il provvedimento cautelare del giudice eseguito dalla polizia, arriva a conclusione di un’attività investigativa partita ad inizio anno, quando la donna, a seguito delle lesioni subite, era ricorsa al Pronto Soccorso.

La parte offesa separata che fino ad allora aveva mantenuto buoni rapporti con l’ex marito per il bene dei figli, raccontava che quest’ultimo non aveva gradito la sua nuova relazione.

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Discussioni, minacce e litigi si susseguivano nei momenti di consegna dei figli fino a sfociare ai primi di gennaio con una testata in fronte che causava alla donna una prognosi di dieci giorni.

Nel mese di febbraio denunciava di essere pedinata e minacciata, mentre nei primi giorni di marzo l’ex, dopo essersi presentato a casa, a seguito dell’ennesima discussione, le prendeva il cellulare per poi stringerle le mani al collo.

Grazie all’intervento della vicina di casa venivano allertate le forze dell’ordine che impedivano che la situazione potesse degenerare.

Le continue violenze, reiterate da parte dell’uomo, le testimonianze ed i riscontri sanitari hanno consentito di ottenere dall’A.G. il divieto di avvicinamento alla parte offesa.

L’uomo veniva invitato presso il C.A.M. (Centro Uomini Maltrattanti) con cui la Questura di Ferrara,  quarta in Italia, ha sottoscritto giorno 11 dicembre 2020 il  protocollo Zeus che prevede la frequenza di un percorso trattamentale per gli autori di tali condotte al fine di interrompere una rischiosa escalation.

Si rammenta, infine, l’utilizzo dell’applicazione “ YOUPOL” facilmente scaricabile da internet sul proprio smartphone,  realizzata dalla Polizia di Stato per segnalare episodi di spaccio e bullismo, viene estesa anche ai reati di violenza che si consumano tra le mura domestiche

L’app youpol  è caratterizzata dalla possibilità di trasmettere in tempo reale messaggi ed immagini agli operatori della Polizia di Stato; le segnalazioni sono automaticamente georeferenziate, ma è possibile per l’utente modificare il luogo dove sono avvenuti i fatti. 

È inoltre possibile dall’app chiamare direttamente la sala operativa 113 della Questura.

Per chi non vuole registrarsi fornendo i propri dati, è prevista la possibilità di fare segnalazioni in forma anonima.

Anche chi è stato testimone diretto o indiretto – per esempio i vicini di casa –  può denunciare il fatto all’autorità di polizia, inviando un messaggio anche con foto e video.

 

 

Il Questore Capocasa: “Vinci le tue paure, i tuoi dolori, la tua vergogna, non sei sola. Noi ci siamo sempre”. 

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