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Ferrara, arrestato pusher in flagranza di reato, trovati 7 grammi di cocaina presso il suo domicilio

Ferrara, Gli Agenti della Squadra Mobile al termine di una attività investigativa condotta senza soluzione di continuità volta al contrasto del fenomeno del traffico di sostanze stupefacenti, in particolare nei confronti dei giovani, da tempo insospettiti dai movimenti di un ragazzo, lo attenzionavano come potenziale spacciatore.
Nella serata di ieri, dopo un’attività di appostamento lo fermavano mentre cedeva sostanza stupefacente (cocaina) ad un ragazzo italiano.
Nel corso della successiva perquisizione domiciliare rinvenivano ulteriori 7 grammi di cocaina.
Al termine delle formalità di rito, l’albanese, su disposizione del P.M. di turno, veniva collocato agli arresti domiciliari, in attesa di giudizio direttissimo
Il Questore Capocasa: “Nel pianeta droga esiste una sorta di nocciolo dal quale non si può prescindere, è un mercato in cui c’è un’offerta e una domanda ed il tema appunto della domanda non può non interrogare ognuno di noi. Bisogna recuperare una dimensione di comunità, all’interno della quale le Istituzioni riacquistino una valenza di punto di riferimento.
Negli ultimi tempi abbiamo assistito ad una delegittimazione delle Istituzioni, ma mai come in questo tempo queste devono sentirsi caricate di questa responsabilità anche in termini di esempio. La droga molto spesso è una falsa risposta a domande a cui non c’è stata risposta da parte di chi doveva darla e il frutto di una crisi complessiva della famiglia, della scuola e delle aggregazioni che ognuno di noi ha conosciuto nella propria giovinezza.

La droga oggi in buona parte è destinata anche a ragazzi molto giovani, che con appena cinque euro possono acquistare una dose di ogni tipo di sostanza stupefacente. Non basta l’azione repressiva delle Forze di Polizia ad arginare il fenomeno, ma occorre un deciso cambiamento culturale che coinvolga tutte le agenzie educative.

La Polizia di Stato partecipa in prima linea al progetto nelle scuole teso ad avvicinare le fasce più deboli cosiddette “ a rischio “, tra le quali si annoverano i giovanissimi, attraverso lezioni mirate che tendono alla prevenzione, all’informazione e all’educazione in riferimento alle conseguenze dell’uso di droga e alcol, che rappresentano un vero dramma sociale e culturale e attraverso la distribuzione ad ogni studente di brochure informative.”

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