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Faenza, ladro seriale bloccato con una bici rubata alla stazione di Castelbolognese

L'uomo è ritenuto responsabile di furti in case e aziende

Faenza (Ravenna), ladro seriale bloccato con una bici rubata alla stazione di Castelbolognese.

Nella primissima mattinata del 17 agosto, un equipaggio delle Volanti del Commissariato di Polizia di Stato di Faenza, durante l’attività di perlustrazione del territorio nei pressi della stazione ferroviaria di Castelbolognese individuava un soggetto che armeggiava, con fare sospetto, con una bicicletta accostata ad un muro.

Scoperto

Gli operatori, con estrema cautela, si avvicinavano e riconoscevano immediatamente l’uomo, cittadino straniero che, nelle settimane e mesi precedenti, si era ripetutamente sottratto alle Forze dell’Ordine, in alcune occasioni minacciando gli agenti di Polizia e militari dell’Arma dei Carabinieri con un coltello.

Lo stesso era attenzionato dagli investigatori per una lunga scia di furti commessi nelle zone di Faenza, Castelbolognese, Riolo Terme.

Fermato

Gli agenti delle Volanti bloccavano immediatamente il soggetto che opponeva una strenua resistenza, tentando ripetutamente, con forza, di divincolarsi e darsi alla fuga e nel frattempo offendeva pesantemente gli operatori di polizia.  La prontezza degli operatori consentiva di contenere la furia dell’uomo che veniva tratto in arresto per resistenza a Pubblico Ufficiale.

I rapidi accertamenti permettevano di appurare che la bici, sulla quale armeggiava, era provento di furto, sottratta nel giorno precedente in zona Riolo Terme. Per tale motivo il cittadino straniero veniva denunciato anche per il reato di ricettazione e la bicicletta veniva restituita all’avente diritto.

Furti in case e aziende

Il cittadino straniero, quarantenne senza fissa dimora, irregolare sul territorio dello Stato, si sarebbe reso responsabile di numerosi atti predatori sia in abitazioni sia in aziende del territorio faentino, denunciato in passato anche per porto abusivo di oggetti ad offendere, oltre che di resistenza e minaccia a Pubblico Ufficiale.

Il soggetto era ormai noto non solo alle Forze di Polizia del comprensorio faentino, ma anche ad una parte delle popolazioni locali, tanto che le sue gesta avevano creato un elevato allarme sociale.

Divieto di dimora

Il Pubblico Ministero di turno disponeva il trattenimento del soggetto nelle camere di sicurezza della Questura di Ravenna, in attesa del rito direttissimo, tenutosi in data odierna e, nel corso del quale, il giudice convalidava la misura pre-cautelare sottoponendo il soggetto alla misura del divieto di dimora nella Provincia di Ravenna.

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