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Estradato in Italia il boss della ‘ndrangheta Rocco Morabito

Era stato arrestato in Brasile, ora dovrà scontare 30 anni di carcere

Estradato in Italia il boss della ‘ndrangheta Rocco Morabito.

In mattinata Rocco Morabito è atterrato all’aeroporto di Roma Ciampino. Il boss calabrese è stato estradato dal Brasile, dove era stato arrestato il 25 maggio 2021 dalla Polizia Federale, nel corso di un’operazione congiunta con i Carabinieri del ROS e del Comando Provinciale di Reggio Calabria, supportati dalle agenzie statunitensi DEA e FBI. Indagini coordinate dalla Procuratore di Reggio Calabria Giovanni Bombardieri.

Fino a qualche giorno fa sembrava che tutto si fosse arenato per un procedimento penale aperto dalla magistratura di San Paolo nei confronti del boss calabrese, considerato uno dei più importanti trafficanti di droga al mondo. Il che non avrebbe permesso l’estradizione chiesta dall’Italia. Ma la procedura è stata sbloccata grazie all’intensa attività di raccordo tra l’Ambasciata Italiana in Brasile, il Progetto I-CAN– promosso e finanziato dall’Italia attraverso Interpol (una rete di 13 Paesi in tutto il mondo per il contrasto alla ‘ndrangheta) – e le autorità brasiliane.

Rocco Morabito

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Nel nostro Paese Morabito deve scontare una pena definitiva a 30 anni di reclusione per reati di narcotraffico internazionale. Il 56enne originario di Africo (RC) era a tutti gli effetti l’ambasciatore più “nobile” della ‘ndrangheta, inserito nella lista dei latitanti di massima pericolosità più ricercati d’Italia, secondo solo a Matteo Messina Denaro.

Nipote del noto esponente ai vertice della ‘ndrangheta Giuseppe Morabito (detto Tiradritto), Rocco è stato al centro di una complessa vicenda investigativa: arrestato in Uruguay nel settembre 2017 dal ROS dopo 23 anni di latitanza, il 24 giugno 2019 era riuscito ad evadere da un penitenziario di Montevideo, quando era in attesa di estradizione verso l’Italia. Da quel momento se ne erano perse le tracce.

La svolta nelle indagini dei Carabinieri si ha nel maggio 2021 quando complesse investigazioni internazionali hanno permesso di localizzare e arrestare il latitante a João Pessoa (in Brasile), dove è stato rintracciato in compagnia di un altro ricercato di ‘ndrangheta, Vincenzo Pasquino. 

In questi anni Morabito ha avuto un ruolo chiave: stringendo fitte relazioni con cartelli del narcotraffico brasiliano, ma anche con esponenti della camorra, il boss calabrese è diventato uno dei più potenti intermediari di tutta la droga che arriva in Italia. 

Chili e chili di droga che partivano dalle coste di un Venezuela sempre più in mano ai broker della droga giungevano in Brasile, dove venivano camuffati per abbassare il livello di attenzione delle agenzie investigative. Da lì il lungo viaggio si concludeva con l’arrivo della droga nelle destinazioni indicate da Morabito.

Con l’estradizione in Italia, scongiurata dal boss in tutti i modi – Morabito ha girato tutto il mondo cambiando identità più volte – si chiude la rocambolesca fuga di uno dei mafiosi più potenti degli ultimi decenni.

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