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Ergastolo per “il dottor morte” di Saronno

Ergastolo. Questa la condanna emessa nel pomeriggio di lunedì 27 gennaio dai giudici della Corte d’Assise di Busto Arsizionei confronti di Leonardo Cazzaniga, l’ex viceprimario dell’ospedale di Saronno, vicino a Milano. Quello che i parenti delle vittime e la Procura non ha esitato a definire dottor morte, un killer spietato convinto di detenere il potere sulle vite di anziani pazienti, è stato condannato per i delitti di 11 pazienti in corsia e tre parenti della suaex compagna, l’infermiera Laura Taroni. In questo caso la coppia di amanti diabolici avrebbe deliberatamente eliminato il marito della Taroni, la suocera e il suocero perché colpevoli di intromettersi nella loro relazione malata. Nel caso dei pazienti, deceduti tra il 2012 e il 2013 invece Cazzaniga, con la consapevolezza di molti tra cui gli infermieri che lo avevano denunciato, aveva attuato il cosiddetto “Protocollo cazzaniga”, ovvero una “dolce morte” con un cocktail di farmaci che poneva fine alla vita di anziani senza che i parenti ne fossero a conoscenza. Un’aiuto a lenire le sofferenze, lo aveva definito lo stesso medico che aveva dichiarato di sentirsi “un angelo della morte”. Per lui nessuno sconto di pena e nessuna perizia psichiatrica. Cazzaniga è in carcere. Soddisfazione da parte dei parenti delle vittime che si sono costituiti parte civile. Si attendono ora le motivazioni e di capire se si ricorrerà in appello.

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