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Drone di fabbricazione russa sopra il Centro UE: la Procura di Milano indaga per spionaggio e terrorismo

Un drone di sospetta origine russa ha sorvolato il Joint Research Centre dell'UE a Ispra. La Procura di Milano indaga per spionaggio e terrorismo.

Drone di fabbricazione russa sopra il Centro UE: la Procura di Milano indaga per spionaggio e terrorismo

Le ombre della guerra ibrida nei cieli italiani fanno scattare le indagini della Procura di Milano e dei servizi di sicurezza nazionali. Al centro della vicenda vi è il sorvolo, per ben cinque volte nell’ultimo mese, di un drone di fabbricazione russa sopra la sede del Joint Research Centre (JRC) della Commissione europea a Ispra, sul Lago Maggiore. La struttura, tra le più avanzate d’Europa per la ricerca scientifica, svolge studi strategici su sicurezza nucleare, energia e innovazione tecnologica.

L’allerta è stata lanciata dai responsabili del centro, che hanno intercettato il drone grazie a un avanzato sistema di rilevazione radiofrequenze, facendo scattare immediatamente controlli approfonditi. Gli inquirenti mirano a capire se il drone sia stato impiegato per operazioni di spionaggio contro obiettivi sensibili, considerando la vicinanza dello stabilimento Leonardo, un’azienda strategica per la difesa nazionale, e di altre strutture di interesse militare e tecnologico.

Il centro di Ispra non è l’unico sito sensibile della zona. A pochi chilometri si trova uno stabilimento di Leonardo, che produce tecnologie militari avanzate. A Solbiate Olona è presente un comando Nato, mentre a Pavia opera un laboratorio di energia nucleare applicata. La vicinanza di questi obiettivi rende ancora più interrogativa la presenza di un drone non identificato nell’area.

La reazione della politica italiana

L’episodio ha scatenato reazioni nel mondo politico. Forza Italia ha chiesto chiarimenti urgenti, sottolineando la necessità di garantire la sicurezza nazionale in un contesto geopolitico instabile. Italia Viva ha sollecitato informazioni dettagliate nelle sedi istituzionali competenti, mentre Più Europa ha evidenziato il susseguirsi di eventi legati all’intelligence straniera in Lombardia, sollecitando il governo a riferire sulla vicenda.

Il Copasir, il Comitato Parlamentare per la Sicurezza della Repubblica, potrebbe acquisire ulteriori elementi e approfondire il caso. Non si esclude che la questione sia già stata discussa nel Comitato Interministeriale per la Sicurezza della Repubblica, con il coinvolgimento del Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.

Un contesto di massima cautela

Le fonti di sicurezza mantengono la “massima cautela” sull’accaduto: non vi sono testimoni oculari e non è chiaro chi abbia telecomandato il velivolo. La tipologia del drone non rientra tra quelle in grado di coprire lunghe distanze, il che fa supporre che sia stato lanciato da una base relativamente vicina. Se così fosse, l’ipotesi di una cellula di intelligence straniera operante sul suolo italiano diventa sempre più concreta.

L’indagine della Procura di Milano: ipotesi di spionaggio e terrorismo

La Procura di Milano ha aperto un fascicolo per spionaggio politico o militare, con l’aggravante della finalità terroristica. Secondo l’articolo 257 del Codice Penale, chiunque si procuri informazioni segrete a scopo di spionaggio rischia una pena minima di 15 anni, che può arrivare all’ergastolo se l’operazione è a beneficio di uno Stato in guerra con l’Italia o compromette la preparazione militare del Paese.

L’aggravante di terrorismo si applica in caso di atti che possono arrecare grave danno a un Paese o a un’organizzazione internazionale, con l’obiettivo di destabilizzare le strutture politiche, economiche e sociali. Se confermata, la vicenda potrebbe assumere contorni allarmanti e mettere in luce vulnerabilità nel sistema di sicurezza nazionale.

Un caso che riporta alla mente eventi precedenti

Il Lago Maggiore è stato già teatro di vicende oscure legate all’intelligence internazionale. Nel 2023, il naufragio dell’imbarcazione “Love Lake” a Sesto Calende causò la morte di agenti segreti dell’Aise e del Mossad israeliano. Sebbene non vi siano legami diretti tra i due episodi, la frequenza di eventi sospetti in Lombardia solleva interrogativi sulla sicurezza della regione e sul possibile interesse dei servizi stranieri nei suoi obiettivi strategici.

Inoltre, l’indagine su due imprenditori brianzoli accusati di collaborare con l’intelligence russa per mappare i sistemi di videosorveglianza di Roma e Milano, in cambio di criptovalute, rafforza il quadro di un’attività di spionaggio più ampia sul territorio italiano.

Il ruolo strategico del Joint Research Centre di Ispra

Il JRC di Ispra, fondato nel 1957, è il terzo centro di ricerca più grande della Commissione Europea, dopo quelli di Bruxelles e Lussemburgo. Situato in un piccolo comune di 5.000 abitanti, ospita laboratori all’avanguardia specializzati in sicurezza nucleare, cambiamento climatico, energia e aerospazio. La sua importanza lo rende un potenziale bersaglio di operazioni di intelligence.

Mentre l’indagine è ancora nelle fasi iniziali, restano aperti diversi scenari su quello che può essere successo.


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