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Cremona, taglio abusivo di due ettari di bosco sul fiume Po: denunciato il responsabile

Erano state aperte anche due piste abusive per l’esbosco

Cremona, taglio abusivo di due ettari di bosco sul fiume Po: denunciato il responsabile.

I militari della Stazione Carabinieri forestale Cremona, coadiuvati da personale della Polizia Provinciale, hanno accertato, in area boschiva del Casalasco,  l’esecuzione di un taglio raso in bosco realizzato in assenza di autorizzazione paesaggistica. 

Il taglio abusivo

L’ area interessata dal taglio, di proprietà demaniale, prossima al fiume Po, inserita all’interno della Riserva della biosfera MaB Unesco “Po Grande” , possedeva tutte le caratteristiche e parametri  atti a classificarla come bosco sia sotto il profilo ecologico che normativo.

I rilievi, realizzati mediante l’ ausilio di un drone, hanno consentito di determinare l’ estensione del taglio a 16.300 mq, taglio al  quale si sono aggiunte due (sempre abusive) piste forestali realizzate nel bosco adiacente.  Il responsabile del taglio  verrà denunciato alla locale Procura della Repubblica per taglio raso in bosco  in assenza di autorizzazione paesaggistica e deturpamento di bellezze naturali .

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Un danno per ecologia e biodiversità

L’area  oggetto di taglio è, per il territorio, di particolare interesse in quanto inserita nella R.E.R. (Rete Ecologica Regionale) oltre ad esser parte del corridoio ecologico primario  “Fiume Po”  in quanto  elemento di primo livello compreso nelle aree prioritarie per la biodiversità  ospitando numerosi “elementi focali”, fra cui 22 specie o sottospecie endemiche, 13 specie inserite nella Lista Rossa IUCN, 33 specie inserite nell’Allegato I della Direttiva Uccelli, 40 specie inserite negli allegati II, IV e V della Direttiva Habitat e 2 habitat prioritari secondo la Direttiva Habitat.

Riguardo le caratteristiche vegetazionali della superficie oggetto di taglio raso (pratica di taglio comunque non ammessa, fatte salve deroghe per interventi fitosanitari o di pubblica utilità),  fa parte di una più estesa area precedentemente orientata alla coltivazione di pioppo, abbandonata da più di dieci anni e ora  in corso di spontanea rinaturalizzazione; questa è classificabile come saliceto ripariale (Salix Alba) con esemplari d’alto fusto di pioppo , ricacci dello stesso e un piano arbustivo composto da varie specie pioniere.

Una segnalazione della cittadinanza

Il celere accertamento dei Carabinieri per la Tutela forestale è conseguente ad una puntuale segnalazione della cittadinanza sempre più attenta e sensibile a reati ed illeciti a danno dell’ambiente naturale e paesaggio. 

L’intervento della Stazione coordinata dal Gruppo Carabinieri Forestale Mantova si inserisce nella più generale attività di controllo e difesa dei residuali nuclei di biodiversità Cremonesi; giova sottolineare che, dalle ultime statistiche forestali, la provincia Cremonese, con un due per cento di superfice forestale sul totale del territorio, è penultima in Regione.

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