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Cremona, pugni, calci e schiaffi a moglie e figlio: uomo arrestato dopo che se ne era andato di casa

I Carabinieri lo hanno fermato alla stazione di Cremona

Cremona, pugni, calci e schiaffi a moglie e figlio: uomo arrestato dopo che se ne era andato di casa.

Nel pomeriggio del 30 agosto i Carabinieri della Stazione di Castelverde hanno arrestato, in esecuzione di un ordine di esecuzione emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali presso il Tribunale di Cremona, un cittadino straniero di 60 anni, con precedenti di polizia a carico. 

L’uomo destinatario del provvedimento dovrà scontare una pena a tre anni di reclusione relativa alla condanna intervenuta presso il Tribunale di Cremona nel settembre del 2022, divenuta definitiva nel gennaio del 2023 e ora esecutiva, per il reato di maltrattamenti in famiglia commesso per diversi anni e fino al 2021.

Marito violento

Nel novembre del 2021 una donna di Castelverde, insieme al figlio, aveva chiesto l’intervento dei carabinieri presso la sua abitazione perché il marito era violento e l’aveva minacciata con un coltello da cucina. Quando la pattuglia è arrivata sul posto ha trovato le vittime per strada, dove avevano trovato riparo per non subire le furie dell’uomo.

Poco dopo i militari erano entrati nell’appartamento dove viveva la famiglia e avevano verificato che l’uomo quel pomeriggio era tornato a casa ubriaco e, sotto l’effetto dell’alcol che ha continuato a bere anche a casa, aveva minacciato verbalmente i familiari e aveva danneggiato il mobilio dell’abitazione, scaraventando a terra e rompendo ogni cosa che gli capitava tra le mani.

Poi aveva impugnato un coltello da cucina e aveva minacciato di morte la moglie che si era rifugiata e chiusa a chiave dentro una camera da letto, ma l’uomo aveva sfondato la porta a calci. La donna, con l’aiuto del figlio, era riuscita a scappare dalla stanza e poi insieme erano scappati per strada, fuori dal condominio di residenza.

I militari avevano verificato le condizioni della casa e documentato i vari danni procurati dall’uomo nell’appartamento durante i momenti di violenza e avevano anche trovato il coltello utilizzato per le minacce, lasciato sul tavolo della cucina. Invece, l’uomo era stato trovato che dormiva su un letto, tenuto conto dell’evidente abuso di alcol. 

Pugni, calci e schiaffi

Quindi, la donna aveva trovato finalmente la forza di denunciare ai carabinieri di Castelverde una situazione che andava avanti da tempo, ovvero dal 2014, riferendo i maltrattamenti e le aggressioni fisiche commesse tra le mura domestiche da parte del marito nel corso degli anni. 

La donna ha raccontato che l’uomo tornava spesso a casa alterato dall’abuso di bevande alcoliche e, in preda all’alcol, diventata molto aggressivo. Aveva più volte minacciato e insultato lei e il figlio, arrivando anche ad atti di violenza.

Infatti, in più occasioni li aveva colpiti con pugni, calci e schiaffi e la donna in una occasione era dovuta ricorrere alle cure del pronto soccorso. Aveva anche detto che  fino a quel giorno non aveva mai presentato denuncia perché aveva paura per la loro incolumità, ma i fatti di fine novembre erano giunti a una gravità tale che aveva deciso di denunciare quanto da loro subito.

La pena e la fuga

Il procedimento penale era andato avanti fino al settembre del 2022 quando era intervenuta la condanna da parte del Tribunale di Cremona che nel gennaio del 2023 era divenuta definitiva, calcolata in tre anni di reclusione. 

La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cremona i giorni scorsi ha emesso l’ordine di carcerazione per la relativa pena da scontare. Per tale motivo, il provvedimento è stato inviato per l’esecuzione ai Carabinieri della Stazione di Castelverde. 

Ma l’uomo, che aveva lasciato la casa familiare e il paese, era senza fissa dimora e difficilmente rintracciabile. 

Fermato alla stazione

I carabinieri della Stazione di Castelverde erano riusciti a sapere che l’uomo era solito prendere dei treni per recarsi nelle province di Bergamo e Brescia per tornare nel pomeriggio a Cremona. E nel pomeriggio del 30 agosto hanno organizzato un servizio, anche con personale in borghese,  e lo hanno aspettato presso la stazione ferroviaria di Cremona.

Hanno atteso lungo sulle banchine dei binari della stazione di Cremona finché lo hanno visto scendere da un treno. Conoscendolo bene, lo hanno immediatamente fermato e accompagnato in caserma a Cremona, dove è stato arrestato e successivamente accompagnato presso il carcere di Cà del Ferro.

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