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Corsico, aggredisce la moglie a calci e pugni, le stringe il collo e la manda in Ospedale

Trovata sul pianerottolo in stato confusionale e segni sul volto

Corsico (Milano), ubriaco aggredisce la moglie a calci e pugni, la stringe al collo e le crea un trauma cranico commotivo, diverse ferita al volto, tumefazione ed ecchimosi. La donna viene trovata dagli agenti riversa a terra sul pianerottolo in stato confusionale e coi segni della violenza. Il brutto episodio di violenza è avvenuto alle prime ore di questa mattina,  27 Dic 2020.

L’uomo, l’aggressore, un cittadino marocchino classe 1992, residente a Corsico (MI),  nullafacente, con precedenti di polizia per guida in stato di ebrezza, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e resistenza a Pubblico Ufficiale, nella circostanza, alle ore 03:00 circa il personale operante a seguito di una segnalazione al 112, interveniva sul posto. Gli agenti notavano una donna sul pianerottolo dell’abitazione riversa a terra con evidenti segni di violenza sul volto ed in stato confusionale, motivo per il quale veniva richiesto l’intervento del personale del 118,  la donna viene portata in codice giallo presso l’Ospedale “San Paolo” di Milano, da quale veniva dimessa, alcune ore dopo, con prognosi clinica di gg. 21 (ventuno) e con la diagnosi di “trauma cranico commotivo (ferita del volto, con tumefazione ed ecchimosi sopraccigliare destra).

A seguito di accertamenti e della verbalizzazione della denuncia/querela da parte della donna si appurava che la lite era scaturita per futili motivi dovuti anche allo stato di ubriachezza dell’uomo che l’aveva ripetutamente colpita con pugni e calci, sbattuto la testa contro il muro ed inoltre afferrata per il collo, solo successivamente la stessa, riuscendo a divincolarsi, era riuscita a raggiungere il pianerottolo gridando e chiedendo aiuto.

Dalle dichiarazioni della vittima emergeva anche che le violenze erano iniziate ben dal lontano Novembre del 2019 quando l’uomo l’aveva colpita con un oggetto di vetro causandole una ferita lacero-contusa, successivamente nel Giugno 2020 a seguito di un’ulteriore lite lo stesso l’aveva percossa ed inoltre aveva danneggiato l’interno dell’abitazione, fatti, questi, da lei mai denunciati per paura di ritorsioni da parte del compagno.

L’uomo, su disposizione del P.M. di turno, personale locale Stazione, viene deferito stato di libertà ritenuto responsabile del reato di maltrattamenti in famiglia e di lesioni personali gravi.

Articolo di Lorenzo Chiaro

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