Como, bloccati 5 soggetti sospetti, classe 2002, possedevano diversi tipi di droghe come cocaina e eroina; arrestati per spaccio
Como, Prosegue senza sosta l’attività di controllo del territorio da parte della Squadra Volanti della Questura di Como che anche in apparentemente tranquillo pomeriggio di Pasqua hanno proceduto all’arresto di due cittadini marocchini in regola con le norme sul soggiorno.
Tutto ha avuto inizio quando una pattuglia, durante l’ordinario controllo del territorio, nel transitare nel Comune di san Fermo della Battaglia, ha notato un continuo e sospetto via vai di persone all’interno di un’area boschiva, decidendo cosi di seguire un uomo che portava al seguito un sacchetto della spesa.
E così l’uomo ha, involontariamente, condotto i poliziotti in una zona in un’area con una fitta vegetazione dove si intravedevano alcune persone sedute intorno ad un fuoco che tenevano un atteggiamento non proprio tipico dei gitanti domenicali. Pertanto, dopo un attento servizio di osservazione, che ha consentito di accertare uno scambio di sostanza stupefacente tra i presenti, gli agenti sono intervenuti per raggiungere repentinamente quel gruppetto di persone che alla vista degli operatori si è dato alla fuga fra alberi e sterpaglie.
Due dei 5 soggetti, E. H. M. del 94 e B. A. del 2002, sono stati, però, raggiunti e dopo e bloccati nonostante la forte resistenza posta in atto. Uno è stato trovato in possesso di uno smartphone e denaro per 70 euro suddiviso in banconote di vari tagli nonché di una pallina di cellophane contenente eroina di cui si era disfatto nella corsa; l’altro, nel borsello deteneva diversi involucri contenenti circa 60 grammi di eroina, 5 grammi di cocaina e diverse banconote di piccolo taglio per un totale di 450,00 euro. Tornati sul posto dove inizialmente i cinque ragazzi erano riuniti, gli agenti hanno rinvenuto anche un bilancino di precisione e 2 rotoli di cellophane trasparente, quanto bastava per accompagnarli in Questura e procedere al loro arresto per spaccio di sostante stupefacenti e resistenza a Pubblico Ufficiale; i due cittadini successivamente sono stati associati al carcere Bassone a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
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