Chantal Tonello ritrovata dopo 13 anni: la bambina rapita dalla madre era nascosta in Ungheria.
Sottratta al padre quando aveva 14 mesi, la ragazza è stata rintracciata in un paesino a 150 km da Budapest. La madre arrestata su mandato europeo. Il padre: «È spaventata, non mi riconosce e non vuole venire in Italia».
Chantal Tonello ritrovata dopo 13 anni: la bambina rapita dalla madre era nascosta in Ungheria.
Sottratta al padre quando aveva 14 mesi, la ragazza è stata rintracciata in un paesino a 150 km da Budapest. La madre arrestata su mandato europeo. Il padre: «È spaventata, non mi riconosce e non vuole venire in Italia».
Dopo quasi tredici anni di ricerche, speranze e appelli inascoltati, Andrea Tonello ha finalmente ritrovato sua figlia. Chantal era sparita il 30 novembre 2012, all’età di appena 14 mesi. Oggi, a tredici anni, viveva nascosta con la madre in Ungheria, in una casa di Mezotur, piccolo centro a circa 150 chilometri da Budapest. È lì che giovedì 12 giugno, una task force della polizia ungherese — allertata da una complessa operazione di cooperazione internazionale guidata dagli investigatori italiani — ha messo fine a una delle più dolorose vicende di sottrazione parentale degli ultimi anni.
Una fuga pianificata
La madre di Chantal, cittadina ungherese, era sparita con la bambina alla fine del 2012, violando un provvedimento del tribunale italiano che assegnava al padre l’affidamento esclusivo. “Aveva detto che voleva passare il Natale da sua madre — raccontava Tonello già nel 2014 — ma poi ha chiuso la porta a ogni contatto. Era tutto pianificato”. Inizialmente, i servizi sociali ungheresi avevano autorizzato alcuni incontri controllati tra padre e figlia, ma ben presto la donna aveva fatto perdere le proprie tracce.
Per anni Andrea Tonello ha cercato Chantal in ogni modo: viaggi ripetuti in Ungheria, indagini private, appelli pubblici, un sito internet , una pagina Facebook, partecipazioni a trasmissioni televisive, perfino un messaggio diretto alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel 2023. “Ogni quindici giorni partivo per Mezotur”, ha raccontato. “Una volta mi sono anche travestito da clochard per non dare nell’occhio”.
L’arresto della madre e il ritrovamento
A rompere il silenzio, il mandato d’arresto europeo emesso il 4 agosto 2023 dalla Procura della Repubblica di Venezia, per sottrazione e trattenimento illecito di minore all’estero. Le indagini, condotte dalla squadra mobile italiana in collaborazione con lo SCIP (Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia) e con l’ufficio dell’esperto per la sicurezza a Budapest, hanno portato infine alla localizzazione della donna e di sua figlia a Mezotur.
La madre è stata arrestata e ora dovrà rispondere della sua condotta davanti alla giustizia italiana. Chantal, invece, è stata momentaneamente affidata alla nonna materna. Il giudice ha imposto che vengano agevolati i contatti tra la ragazza e il padre, che l’ha potuta riabbracciare dopo più di un decennio.
“Per lei sono un estraneo”
Ma il ricongiungimento, seppure carico di emozione, non è stato semplice. “Non mi riconosce, non parla italiano, mi vede come uno sconosciuto”, ha spiegato Tonello. “Non vuole venire in Italia. Ho deciso di lasciarla per ora a Mezotur, con la nonna. Voglio fare tutto nel suo interesse, anche se è difficile. La cosa più importante ora è aiutarla a capire chi sono, cosa è successo, e costruire un rapporto con lei”.
Tonello ha raccontato anche particolari inquietanti sulle condizioni in cui la ragazza avrebbe vissuto. “Mi hanno detto che non è mai andata a scuola e che potrebbe essere rimasta chiusa in casa per tutti questi anni. È una cosa che fa male solo a pensarla”.
Una battaglia che lascia il segno
Il caso di Chantal Tonello ha colpito profondamente l’opinione pubblica già nel 2012 e torna oggi a mostrare quanto siano complessi — e a volte lenti — i meccanismi di giustizia nei casi di sottrazione internazionale di minori. La determinazione del padre, la collaborazione tra autorità italiane e ungheresi, e un’indagine che non si è mai fermata hanno permesso di riportare alla luce una vicenda che sembrava destinata a restare senza risposta.
“Auguri principessa Chantal, ancora un compleanno senza noi”, scriveva Tonello su Facebook il 15 settembre 2024. “Ti abbiamo desiderata e cercata in due, poi sei diventata solo di una. Ma non ho mai smesso di crederci”. Oggi, quelle parole hanno finalmente trovato un seguito. Non ancora un lieto fine, ma forse un nuovo inizio.
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