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Catania, operazione “Proelio”: indagini patrimoniali portano alla confisca di beni per 700 mila euro

Catania, su delega della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Catania, dalle prime ore della mattinata odierna, i Carabinieri del Comando Provinciale di Ragusa, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal GIP del Tribunale di Catania, nei confronti di n.19 soggetti, siciliani e calabresi, dediti al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti e furti di bestiame tra la Calabria e la Sicilia. L’indagine condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo Ibleo ha consentito di accertare che il clan di “Cosa Nostra” operante a Vittoria e Comiso, negli ultimi anni, si era dedicato al traffico di sostanza stupefacente del tipo cocaina, che acquistava dalla Calabria, da soggetti legati alle ‘ndrine operanti della piana di Gioia Tauro, per poi smerciarla in tutta la provincia di Ragusa e anche nella provincia di Agrigento. L’indagine ha anche permesso di ricostruire i legami tra gli esponenti di “Cosa Nostra Vittoriese” e i clan della medesima organizzazione criminale operanti nella provincia di Agrigento, nello specifico appartenenti al clan Fragapane, il cui capo clan FRAGAPANE Salvatore, rappresentante di “Cosa Nostra” per la provincia di Agrigento, è attualmente detenuto in quanto condannato all’ergastolo per la scomparsa e l’uccisione del piccolo Giuseppe Di Matteo, figlio del noto collaboratore di giustizia. Nel corso delle indagini è stato anche accertato che un’altra delle attività criminali a cui si era dedicata “Cosa Nostra Vittoriese” era l’abigeato, compiendo una serie indeterminata di furti di capi di bestiame, in molti casi intere greggi di animali, ai danni di aziende di allevamento site in varie province siciliane. Tali furti venivano messi in atto da soggetti calabresi, su indicazioni ricevute da basisti locali, con successiva rivendita del bestiame in Calabria.

Su proposta di questa Procura della Repubblica il Tribunale di Catania Sezione Misure di prevenzione hanno emesso un provvedimento di confisca dei beni nei confronti di OCCHIPINTI Biagio di 45 anni, originario di Comiso, provvedimento al quale i Carabinieri del Comando Provinciale di Ragusa – Nucleo Investigativo – hanno dato esecuzione.

La misura di prevenzione patrimoniale è stata adottata ai sensi della normativa vigente in materia di misure di prevenzione a seguito di mirate e capillari indagini di carattere patrimoniale, svolte dai Carabinieri di Ragusa, che consentivano di accertare la disponibilità in capo al predetto di beni sproporzionati rispetto ai redditi dichiarati, taluni dei quali intestati a un prestanome e acquisiti con i proventi illeciti delle predette attività delittuose.

 

La confisca ha interessato beni immobili e societari per un valore complessivo di circa 700.000 euro, che si sostanziano in:

– un locale commerciale di circa 230 mq., ubicato in Comiso via San Biagio nr.167, adibito a negozio di abbigliamento ad insegna “VELVET SPACE”;

– un appartamento di 165 mq. sito in Comiso alla contrada “Mastrella”;

– il 100% delle quote societarie della “Follow Store s.r.l.”, avente sede legale a Comiso;

– il 100% delle quote societarie della “Evolution s.r.l.s.”, avente sede legale a Comiso, società gestore del citato negozio di abbigliamento.

Il destinatario del provvedimento è ritenuto socialmente “pericoloso” in quanto vive stabilmente dei proventi di attività delittuose afferenti al narcotraffico. Tratto in arresto nel giugno del 2017 poiché colpito da provvedimento custodiale (operazione “PROELIO”) in quanto ritenuto responsabile di aver partecipato ad una associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze tupefacenti, risultata essere contigua a “Cosa Nostra”, è stato riconosciuto colpevole dei reati a lui ascritti e condannato in primo grado alla pena di anni otto e otto mesi di reclusione.

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