Brindisi, il Comandante Provinciale dei Carabinieri premia i militari distintisi in attività di servizio
Brindisi, l Comandante Provinciale dei Carabinieri di Brindisi, Colonnello Vittorio Carrara, ha ricevuto il Maresciallo Maggiore Antonio Castellano del Nucleo Investigativo di Brindisi e il Brigadiere Capo Qualifica Speciale Antonio Taurisano, addetto alla Stazione di Mesagne, ai quali ha consegnato le ricompense per essersi distinti in operazioni di servizio. In particolare:
‒ al Maresciallo Maggiore Antonio Castellano, già in servizio alla Sezione Anticrimine di Milano, è stato tributato un Encomio Semplice del Comandante del Comando Unità Mobili e Specializzate Carabinieri “Palidoro”, con la seguente motivazione:
“Addetto a Sezione Anticrimine del raggruppamento Operativo Speciale, evidenziando perseverante impegno, elevata professionalità e spiccato acume investigativo, partecipava a complessa e prolungata attività d’indagine svolta nei confronti di un sodalizio criminale operante nel territorio nazionale ed estero. L’operazione si concludeva con l’esecuzione, in più fasi, di ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di 156 indagati, tutti successivamente condannati a pene esemplari, per associazione finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, corruzione e associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti, nonché con il sequestro e la successiva confisca di beni mobili e immobili di ingentissimo valore”.
Milano, territorio nazionale ed estero, giugno 2006 – luglio 2014.
‒ al Brigadiere Capo Qualifica Speciale Antonio Taurisano, già in servizio al Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Taranto, è stato tributato un Elogio del Comandante del Comando Carabinieri per la Tutela del lavoro, con la seguente motivazione:
“Addetto a Nucleo Ispettorato del Lavoro, svolgeva attività ispettiva e investigativa che produceva significativi risultati, tra cui il deferimento all’Autorità Giudiziaria di 71 persone, di cui 23 in stato di arresto, ritenute responsabili a vario titolo di intermediazione illecita e sfruttamento di manodopera in stato di bisogno, nonché il sequestro di beni mobili e immobili per un valore complessivi di 220 mila euro”.
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