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Bolzano, scoperto traffico di droga grazie all’ausilio dell’unità cinofila: 2 arresti e 1 denuncia

Bolzano, una mattinata movimentata, quella di ieri, lunedì 10 maggio, per gli operatori della Squadra Volante.

Attorno alle 11.00 giungeva alla Centrale Operativa la segnalazione di un soggetto straniero molesto che si era allontanato dalla Stazione delle Autocorriere di via Renon dopo essere stato sorpreso a bordo di un pullman di linea senza biglietto.

La Volante intervenuta si poneva alla ricerca dell’uomo, del quale era stata fornita una sommaria descrizione, e lo intercettava mentre stava percorrendo via Laurin a bordo di una bicicletta.

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Alla richiesta di mostrare il contenuto di un borsello marrone “griffato” che tentava di occultare dietro la schiena, il predetto, fingendo di voler appoggiare la bicicletta per aderire alla richiesta dei poliziotti, scappava improvvisamente in direzione di piazza Magnago, deviando verso la Stazione delle Autocorriere.

Durante la fuga, inseguito a breve distanza da un Agente che lo stava per raggiungere, tentava di disfarsi del borsello, cercando di gettarlo all’interno dei cassonetti per la raccolta differenziata.

Pochi metri dopo veniva bloccato ed ammanettato per evitare che proseguisse nella fuga e per garantire l’incolumità sua, dell’operatore e dei passanti.

All’interno del borsello, immediatamente recuperato, venivano rinvenuti vari involucri in cellophane contenenti 312,12 grammi di hashish e 24,28 grammi di marijuana, oltre a cinque telefoni cellulari, una piccola somma di denaro contante ed una lama per taglierino della lunghezza di oltre 8 centimetri.

Accompagnato in Questura, l’uomo, un cittadino nigeriano di 33 anni, che si esprimeva esclusivamente in lingua inglese, dichiarava ai poliziotti di essere domiciliato a Bolzano presso una sorella.

Gli operatori della Squadra Volante eseguivano però ulteriori approfonditi accertamenti e scoprivano che, in realtà, risultava registrato presso una struttura ricettiva ubicata in una vicina e ridente località turistica. 

Con l’ausilio di due Unità Cinofile della Guardia di Finanza, si portavano quindi fuori città, per effettuare una perquisizione domiciliare. 

Nonostante i tentativi di depistaggio da parte del soggetto nigeriano, che cercava di condurre gli operatori presso una parte separata della struttura, dove si trovavano delle unità abitative occupate da altri stranieri, i poliziotti individuavano, con la collaborazione del gestore, le due stanze che erano state affittate a lui e ad un suo connazionale che si era presentato come suo fratello.

Già nelle vicinanze della porta d’ingresso di una delle stanze, il cane “Gabbo” segnalava in maniera inequivocabile di aver fiutato la presenza di sostanza stupefacente ed infatti, all’interno della camera da letto, i poliziotti rinvenivano diversi involucri in cellophane contenenti un totale di 11,74 grammi di cocaina e di 10,84 grammi di eroina, oltre ad un bilancino di precisione.

Altri importanti elementi individuati erano i documenti cartacei intestati all’occupante della camera,  un cittadino nigeriano di 24 anni, noto agli Agenti che lo avevano tratto in arresto la scorsa settimana nel corso di un controllo nel parcheggio sotterraneo di Piazza Walther, essendo colpito da un provvedimento di custodia cautelare emesso dal Tribunale Distrettuale della Libertà di Bologna ed attualmente detenuto in carcere.

All’interno dell’altra stanza gli operatori trovavano un altro cittadino nigeriano 36enne, evidentemente un suo complice, poiché, non appena fatto entrare in azione, “Gabbo” segnalava immediatamente una cassapanca all’interno della quale veniva rinvenuto uno zaino dell’uomo contenente un’ingente quantità di stupefacente, suddivisa in diverse confezioni, per un totale di 778,00 grammi di hashish e  449,66  grammi di  marijuana. 

Al termine delle operazioni, i due cittadini nigeriani venivano quindi accompagnati presso questi Uffici, dove venivano dichiarati in arresto per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio in concorso ed il primo anche per il porto del taglierino con lama di 8 centimetri.

Il terzo loro connazionale, già ospite del locale Carcere, veniva denunciato.

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