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Bolzano, controlli da parte del commissariato, riscontrate mancanze di tamponi e sequestrati documenti falsi.

Nella giornata di mercoledì 24 marzo, nell’ambito dell’intensificazione
dei controlli in entrata in Italia, effettuati sulla SS12, sulla A22 e presso la
Stazione Ferroviaria, anche al fine di verificare il possesso dei requisiti
previsti dalla normativa per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da
COVID-19, personale del Commissariato di P.S del Brennero procedeva a far
rientrare in Austria 14 persone che non avevano effettuato il test richiesto per
l’accesso sul Territorio Nazionale.
Inoltre denunciava un cittadino libico di 30 anni, fermato dopo essere
sceso da un treno locale proveniente da Innsbruck, il cui atteggiamento
aveva insospettito gli Agenti.
Infatti, alle domande degli operatori ed alla richiesta di esibire un
documento di identità, rispondeva solo a gesti e consegnava una carta di
identità ed una patente di guida, che apparentemente lo definivano come
cittadino italiano.
Considerato però che lo stesso non era in grado di esprimersi nella
nostra lingua, gli Agenti procedevano ad una più attenta verifica dei
documenti esibiti, che infine risultavano essere falsi.
Il cittadino sicuramente straniero veniva così denunciato e riconsegnato
alla polizia austriaca.

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