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Bologna: eseguite ispezioni e controlli nei diversi luoghi di lavoro

7 i provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale

Bologna: eseguite ispezioni e controlli nei diversi luoghi di lavoro.

I Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Bologna, congiuntamente a militari del Comando Provinciale CC di Bologna, hanno eseguito nell’ambito della provincia controlli ed ispezioni presso luoghi di lavoro, quali attività commerciali, pubblici esercizi, cantieri edili, attività di autolavaggi, al fine di prevenire e reprimere fenomeni di lavoro “nero” e sfruttamento lavorativo ed al fine di verificare la corretta applicazione della normativa in materia di tutela della salute e sicurezza dei lavoratori.
Nell’ambito dei predetti controlli, presso tutte le aziende e attività ispezionate è stata accertata la presenza di lavoratori “in nero”, ovvero adibiti al lavoro senza alcun contratto e senza la preventiva ed obbligatoria comunicazione di assunzione da trasmettere al centro per l’impiego.
Sono stati adottati pertanto, causa le mancate assunzioni e regolarizzazione dei lavoratori, 7 provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale, comminando per ogni sospensione la sanzione amministrativa di euro 2500 e disponendo la “chiusura” delle attività ispezionate, in aggiunta alle “maxi sanzioni” previste per il lavoro nero, corrispondenti in misura ridotta a 1.800 euro di sanzione amministrativa per ogni lavoratore irregolare.
In relazione ai controlli effettuati sono state levate sanzioni amministrative e penali, quest’ultime riferite a gravi violazioni in materia di sicurezza, complessivamente per oltre 110.000 euro.

Nei comuni di Bologna (BO) e Malalbergo (BO) i militari del Nucleo Carabinieri Ispettorato del lavoro di Bologna, nell’ambito dell’attività finalizzata al contrasto lavoro irregolare e tutela sicurezza sui luoghi di lavoro procedevano al controllo di attività di autolavaggio, gestiti da imprenditori di etnia straniera e presso i quali, per ciascun autolavaggio, veniva riscontrata la presenza di 1 lavoratore in “nero”.
Per entrambe le attività è stato disposto il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale ed entrambi i titolari sono stati deferiti all’A.G. per aver omesso di provvedere alle necessarie attività di formazione ed informazione di cui al D.Lgs 81/2008 finalizzate all’ identificazione, alla riduzione e alla gestione dei rischi nell’ ambiente di lavoro.
In relazione alle predette verifiche elevate sanzioni amministrative ed ammende per oltre 20.000 euro.

 

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In Bologna e Casalecchio di Reno (BO) i militari del Nucleo Carabinieri dell’Ispettorato del lavoro di Bologna a seguito di controlli finalizzati al rispetto delle leggi in materia di lavoro e di sicurezza e salute dei lavoratori, procedevano al controllo di 2 attività di ristorazione per le quali è stato adottato il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale per impiego di manodopera irregolare, in quanto è stata accertato, corso controlli, l’impiego al lavoro, senza alcun contratto, di 5 lavoratori “in nero”, rispettivamente 4 presso l’attività di ristorazione ubicata nella città di Bologna e 1 lavoratore presso l’attività di ristorazione ubicata in Casalecchio di Reno.
Entrambi i titolari firmatari delle predette attività sono stati deferiti all’A.G. per aver omesso la formazione specifica in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro in favore dei lavoratori, in violazione delle disposizioni del T.U. sicurezza D.Lgs 81/2008.
In relazione alle predette verifiche elevate complessivamente sanzioni ammnistrative ed ammende per oltre 30.000 euro.

Bologna: eseguite ispezioni e controlli nei diversi luoghi di lavoro. 

I militari del Nucleo Carabinieri dell’Ispettorato del lavoro di Bologna a seguito di controlli finalizzati al rispetto delle leggi in materia di lavoro e di sicurezza e salute dei lavoratori, procedevano al controllo di 2 attività commerciali ubicate nei Comuni di San Lazzaro di Savena (BO) e Valsamoggia (BO), esercenti rispettivamente attività di minimarket e parrucchiere.
Nell’attività di parrucchiere ubicata in Valsamoggia (BO) il datore di lavoro veniva sanzionato con “maxi sanzione” per lavoro irregolare e deferito all’Autorità Giudiziaria per aver impiegato 1 lavoratore straniero, di nazionalità marocchina, “in nero” e privo di permesso di soggiorno. Contestualmente il cittadino straniero irregolare veniva deferito all’Autorità Giudiziaria per violazione della normativa inerente i titoli di soggiorno.
Mentre nell’attività di San lazzaro di Savena (BO), veniva riscontrata la presenza di 1 lavoratore di nazionalità bengalese su 2 lavoratori in totale impiegati e per i quali i 3 datori di lavoro – soci dell’attività, sono stati deferiti all’A.G. per aver omesso la formazione/informazione in favore dei lavoratori in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.
Per entrambe le attività è stata disposta la sospensione dell’’attività imprenditoriale. In relazione alle predette verifiche elevate sanzioni ammnistrative e ammende per circa 20.000 euro.

I militari del Nucleo Carabinieri dell’Ispettorato del lavoro di Bologna procedevano al controllo di edile ubicato nel comune di Bologna, ove veniva accertata l’impiego “in nero” di un operaio di nazionalità rumena. Per tale ragione si rendeva necessaria l’adozione immediata del provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale nei confronti del titolare dell’impresa. Quest’ultimo inoltre quale veniva deferito all’A.G. a seguito delle gravi e plurime violazioni in materia di leggi sulla salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.
Nello specifico si accertava la mancata redazione del Piano Operativo di sicurezza (POS), la mancanza di sottoposizione a visita medica di idoneità, la mancanza di formazione ed informazione sui rischi legati alla salute sui luoghi di lavoro del lavoratore impiegato presso il cantiere.
Nell’ambito del medesimo controllo veniva inoltre deferito all’A.G. il committente dei lavori ai sensi dell’art.90 D.Lgs 81/2008 per aver omesso di verificare l’idoneità tecnico – professionale della ditta affidataria dei lavori.
In relazione alle predette violazioni elevate sanzioni amministrative ed ammende per oltre 45.000 euro

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