Attacco di Israele su Beirut, ucciso il numero 2 di Hezbollah.

Israele ha condotto un attacco aereo a Beirut, colpendo il quartiere Da’aheh, una roccaforte di Hezbollah, uccidendo Fouad Sukar, il numero due dell’organizzazione guidata da Hassan Nasrallah. L’attacco è stato una rappresaglia per il missile che ha ucciso 12 bambini e adolescenti drusi nel Golan. Secondo Israele, Sukar era responsabile dell’uccisione dei bambini di Majdal Shams e di altri civili israeliani.

Il raid ha scatenato reazioni internazionali.

Il premier italiano Meloni, dalla Cina, ha esortato Israele a non cadere in trappola, mentre il presidente turco Erdogan ha minacciato un’invasione simile a quelle in Karabakh e Libia. Ankara ha dichiarato che Netanyahu farà la fine di Hitler. Il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, ha dichiarato che “Hezbollah ha superato la linea rossa”.

Il raid, che ha colpito il consigliere militare di Nasrallah, Fouad Shukr, noto anche come Haj Mohsen, è stato descritto come un attacco mirato contro il comandante responsabile di numerosi attacchi contro civili israeliani. Shukr, già ricercato dagli Stati Uniti con una taglia di 5 milioni di dollari per il suo ruolo nell’attentato del 1983 a una caserma Usa a Beirut, è un membro del Consiglio della Shura di Hezbollah e del progetto missilistico di precisione dell’organizzazione.

Le strade che portano al quartiere di Da’aheh sono state bloccate da miliziani. Hezbollah ha risposto lanciando decine di razzi Katyusha contro il nord di Israele. Il governo israeliano ha emesso una direttiva per i ministri di non commentare l’attacco fino a nuovo avviso.

Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha ribadito il suo sostegno a Israele, ma ha sottolineato la necessità di evitare un’escalation. Le esplosioni a Beirut sono state confermate anche da Al Arabiya e dall’emittente Al-Mayadeen, legata a Hezbollah.