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Anzio (RM), terzo arresto per l’omicidio Muratovic

Svolta nelle indagini

Anzio (RM), terzo arresto per l’omicidio Muratovic.

La Squadra Mobile di Roma ed il Commissariato di Anzio-Nettuno sabato scorso hanno eseguito un provvedimento cautelare in carcere nei confronti di H.A.O., classe 95, tunisino nato e cresciuto ad Aprilia, con precedenti per droga e lesioni personali.

L’uomo è accusato di aver preso parte all’accoltellamento di Muratovic Leonardo insieme ai fratelli E.D. Adam (classe 2001, pregiudicato per tentato omicidio, ricettazione e detenzione illegale di armi da fuoco) e Ahmed (classe 1996, pregiudicato per porto di oggetti atti ad offendere).

Le risultanze investigative finora acquisite hanno restituito un impianto accusatorio che vede diversi soggetti presenti al momento dell’aggressione del gruppo, composto sicuramente da ulteriori persone, non nei confronti di una opposta fazione ma verso un unico individuo, disarmato e non legato ad ambienti criminali, al contrario degli oppositori rivelatisi un pericoloso sodalizio presente sul territorio di Anzio.

È stato lo stesso E.D. Ahmed a confessare di aver sferrato la coltellata al petto che ha provocato il decesso della vittima, mentre il fratello Adam e l’amico detto “Suzu” sono stati sempre presenti e partecipi sin dall’inizio delle prime minacce.

Fondamentali sono risultate alcune testimonianze, seppur reticenti e contraddittorie, ma univoche nell’indicare la partecipazione dei tre alle fasi antecedenti, concomitanti e soprattutto successive all’aggressione: nessuno ha però indicato o visto l’autore o gli autori delle due coltellate, presumibilmente, anche secondo i riscontri autoptici, inferte da due coltelli diversi e di conseguenza da due persone differenti.

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