fbpx
CAMBIA LINGUA

Alluvione in Emilia-Romagna: evacuazioni, vittime e danni ingenti. La Regione: stato di emergenza

Le drammatiche telefonate alle Forze dell'Ordine e le richieste d'aiuto. L'Emilia-Romagna devastata da un'alluvione senza precedenti: oltre 3.000 evacuati, una vittima, infrastrutture danneggiate e città in ginocchio. La regione chiede interventi urgenti per far fronte alla crisi.

Alluvione in Emilia-Romagna: evacuazioni, vittime e danni ingenti. La Regione: stato di emergenza.

L’alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna tra sabato e domenica è stata un evento di portata storica, segnando profondamente le province di Bologna, Modena e Reggio Emilia. Le piogge torrenziali hanno causato l’esondazione di numerosi fiumi e torrenti, sommergendo case, attività commerciali e vasti appezzamenti di terreno agricolo. Il bilancio è drammatico, con oltre 3.000 persone evacuate, di cui più di 2.000 solo a Bologna, oltre a una vittima e numerosi danni infrastrutturali.

Le vittime e il dramma umano

Tra le conseguenze più tragiche dell’alluvione, vi è la morte di Simone Farinelli, un giovane di 20 anni di Pianoro, travolto dalla piena mentre si trovava in auto con il fratello. Mentre quest’ultimo è riuscito a mettersi in salvo, per Simone non c’è stato nulla da fare. La Procura di Bologna ha aperto un’inchiesta per chiarire le circostanze della sua morte, segno di quanto sia complessa la situazione sul fronte della gestione delle emergenze.

A Monterenzio, un altro episodio drammatico ha visto protagonista una famiglia con un neonato di quattro mesi, evacuata d’urgenza grazie a un intervento in elicottero. Le immagini di questi salvataggi sono diventate il simbolo della devastazione portata dalle piogge.

La risposta istituzionale e la dichiarazione di emergenza

La Regione Emilia-Romagna ha dichiarato immediatamente lo stato di emergenza, con la vicepresidente Irene Priolo che ha annunciato la richiesta di aiuti al governo centrale per fronteggiare la crisi. La situazione della viabilità è critica: molte strade sono state sommerse dalle acque e il sistema di drenaggio urbano, particolarmente a Bologna, ha ceduto. Secondo il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, l’acqua è entrata in città non tanto dai fiumi, ma dai tombini e dalle condotte fognarie, che non sono riuscite a sostenere la quantità di acqua piovuta in poche ore.

Lepore ha sottolineato la necessità di realizzare interventi strutturali a lungo termine, come l’implementazione delle casse di laminazione per proteggere la città da future emergenze meteorologiche. Questa proposta evidenzia come la fragilità del sistema idrico e fognario cittadino sia emersa in tutta la sua gravità.

Il grido d’aiuto dei cittadini

Durante le ispezioni nei luoghi colpiti, le autorità hanno incontrato cittadini disperati che chiedono un intervento urgente per recuperare quanto perso. Priolo ha sottolineato l’importanza di un piano di finanziamento strutturale per la messa in sicurezza del territorio, appellandosi al governo affinché si intervenga in modo deciso. A Bologna, ancora oggi, circa 150 utenze sono senza elettricità, ma la gran parte delle forniture è stata ripristinata grazie al lavoro costante dei tecnici.

I cittadini, oltre a fronteggiare i danni materiali, devono difendersi da ulteriori minacce, come le truffe da parte di falsi incaricati del Comune che si presentano per controllare i danni alle abitazioni. Il Comune ha diramato avvisi ufficiali invitando la popolazione a non aprire la porta a sconosciuti e a segnalare tempestivamente alle forze dell’ordine qualsiasi tentativo di frode.

Le drammatiche telefonate d’aiuto alle Forze dell’Ordine

Danni agli animali e l’impegno solidale

Non solo gli esseri umani sono stati colpiti. A Reggio Emilia, ad esempio, anche il canile-gattile comunale ha subito gravi danni dall’alluvione. Fortunatamente, grazie al pronto intervento delle autorità, gli animali sono stati messi in salvo. La comunità locale ha avviato una raccolta fondi per sostenere la struttura nella ricostruzione e nel garantire il benessere degli animali.

Situazione critica del fiume Po e le previsioni meteo

La situazione è critica anche lungo il fiume Po, dove il livello delle acque ha superato le soglie di allerta. L’agenzia AIPO (Agenzia Interregionale per il fiume Po) ha comunicato che il colmo di piena è atteso nelle prossime ore in diverse sezioni, creando preoccupazioni per il deflusso delle acque. Le autorità regionali stanno monitorando la situazione attentamente, soprattutto nelle province di Ferrara e Piacenza, dove le previsioni indicano un rischio elevato di nuove esondazioni.

I lavori di ripristino e le limitazioni alla viabilità

Nel frattempo, sono stati avviati i lavori di ripristino su molte strade provinciali danneggiate dall’alluvione, ma i disagi restano enormi. Il casello autostradale di Casalecchio resterà chiuso fino al 28 ottobre per consentire le operazioni di ripristino delle infrastrutture colpite. Molte altre strade, soprattutto in zone rurali, rimangono impraticabili, rendendo difficili gli spostamenti dei residenti e complicando ulteriormente la situazione dei pendolari.

A Modena, ad esempio, sono stati riaperti i ponti sul fiume Secchia, ma il ponte di Curtatona e quello di Navicello vecchio sul Panaro rimangono chiusi. In tutta l’area, l’allerta meteo resta alta, con la protezione civile che ha diramato un’allerta arancione per criticità idraulica, con particolare attenzione alle piene del Secchia e del Panaro.

Le conseguenze sul mondo del lavoro e le indagini

L’alluvione non ha solo danneggiato case e strade, ma ha avuto gravi ripercussioni anche sul mondo del lavoro. La CGIL di Bologna ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica per indagare sulla responsabilità delle aziende di delivery che, nonostante le condizioni meteorologiche, non hanno sospeso le attività di consegna, mettendo a rischio la vita dei rider. Solo Just Eat ha interrotto il servizio, mentre altre piattaforme hanno continuato a operare, esponendo i lavoratori a gravi pericoli. Questo caso solleva una riflessione su come le condizioni meteorologiche estreme stiano diventando la nuova normalità, collegandosi alla più ampia crisi climatica globale.

Il supporto della Chiesa e delle comunità locali

In questo scenario di emergenza, la Curia di Bologna ha giocato un ruolo importante, istituendo un’unità di crisi per coordinare gli aiuti ai cittadini colpiti. Parrocchiani, giovani e scout si sono mobilitati per fornire sostegno, affiancandosi al lavoro delle istituzioni locali. Questo esempio di solidarietà dimostra come, di fronte a tragedie di questa portata, la comunità possa essere una risorsa fondamentale per affrontare l’emergenza.

Gli interventi delle autorità locali

Il sindaco di San Lazzaro di Savena, Marilena Pillati, ha descritto la devastazione del suo territorio, con strade trasformate in fiumi in piena. Tuttavia, grazie all’evacuazione preventiva, si è riusciti a evitare tragedie. A Cesenatico, il sindaco Matteo Gozzoli ha sottolineato come l’alluvione abbia messo in crisi il sistema fognario della città, con una quantità di pioggia mai vista prima.

Il lavoro dei soccorritori e le difficoltà nella gestione dell’emergenza

In tutta l’Emilia-Romagna, vigili del fuoco e volontari sono stati impegnati in migliaia di interventi. Solo a Bologna, i tecnici stanno lavorando giorno e notte per risolvere i problemi di interruzione della corrente elettrica e liberare le abitazioni dall’acqua e dal fango. Il lavoro di ripristino è ancora in corso anche in molte scuole e strutture pubbliche, che sono state pesantemente colpite dall’alluvione. Nonostante le difficoltà, il sindaco Lepore ha elogiato la collaborazione attiva dei cittadini.

Il futuro della regione e la necessità di interventi strutturali

La portata di questa alluvione ha sollevato interrogativi importanti sul futuro del territorio. Sono necessarie misure “importanti” per la ricostruzione e messa in sicurezza del territorio, per evitare che eventi simili si ripetano in futuro. La crisi climatica è un tema centrale, e questa alluvione è solo l’ultimo di una serie di eventi estremi che stanno colpendo il nostro paese. Saranno necessari investimenti significativi e una forte collaborazione tra le istituzioni per garantire che l’Emilia-Romagna possa riprendersi da questa tragedia e prepararsi meglio per il futuro.

Emilia-Romagna: ondata di maltempo devastante, 20enne perde la vita.

Segui La Milano sul nostro canale Whatsapp

Riproduzione riservata © Copyright La Milano

×