Abruzzo, attacco hacker alla sanità: al lavoro la Polizia Postale
Nuove minacce e dati divulgati. Il Presidente della Regione Marsilio: «Non sarà pagato nessun riscatto»
Abruzzo, attacco hacker alla sanità: al lavoro la Polizia Postale.
Mentre la Asl aquilana si scusa per i disagi, il Presidente della Regione Marco Marsilio afferma che non pagherà mai un riscatto. Ore di fuoco per la sanità in Abruzzo, con gli hacker che rinnovano le minacce e sul dark web spiegano la loro strategia.
Intanto sempre sul web vengono diffusi i dati personali dei pazienti, compreso il boss della mafia Messina Denaro, del quale sarebbero disponibili esami ematici ma non la cartella clinica da malato di tumore, che è in versione cartacea ed è blindata nel super carcere aquilano.
Sono ormai 10 giorni che la sanità aquilana è sotto scacco: ben 500 giga di dati trafugati. E la Asl prova a difendersi spiegando che attacchi di pirateria informatica si sono verificati e continuano a verificarsi colpendo Aziende Sanitarie in tutta Italia.
«Questo attacco informatico – spiega il Presidente Marsilio – ha il solo scopo di lucrare attraverso la divulgazione di questi dati e l’unico modo per contrastarlo è quello di non aprire i documenti».
«La task force messa in campo per contrastare l’azione degli hacker – prosegue Marsilio – continua nel suo lavoro, giorno e notte, con il triplice obiettivo di minimizzare i danni, ripristinare l’operatività e prevenire ulteriori attacchi che sono stati annunciati».
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