A Venezia 7 arresti, 5 denunce e 11 espulsioni solo nelle scorse due settimane.
Continuano i risultati positivi dell'intensificazione dell'attività di prevenzione e contrasto ai reati nella città.
A Venezia 7 arresti, 5 denunce e 11 espulsioni solo nelle scorse due settimane.
Venezia. Nell’ambito dell’intensificazione dei servizi di prevenzione e controllo del territorio, in particolare nelle zone limitrofe della stazione di Mestre, prosegue incessante l’attività della Polizia di Stato di Venezia finalizzata al contrasto dei fenomeni di criminalità diffusa, di degrado urbano e tossicodipendenza.
In primo luogo, nell’ambito dei mirati servizi posti in essere durante le scorse due settimane, risalta l’attività dei poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Venezia, i quali nelle ultime due settimane, hanno tratto in arresto 7 persone e ne hanno denunciate altre 5 per reati contro il patrimonio ed in materia di spaccio di sostanze stupefacenti.
La Squadra Mobile ha dato esecuzione, inoltre, ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dalla Procura della Repubblica di Venezia, nei confronti di un soggetto straniero che si sarebbe reso responsabile nelle scorse settimane di una rapina aggravata in via Paruta, all’interno del Quartiere Piave.
Sul fronte del contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti, invece, i poliziotti, in diverse giornate di queste ultime settimane, hanno operato in via Piave, via Miranese, Corso del Popolo e Marghera. Tale attività ha portato all’arresto di diversi soggetti, i quali sarebbero stati sorpresi in flagranza di reato intenti a cedere alcune dosi di sostanza stupefacente a potenziali acquirenti, ed al sequestro di numerose dosi di cocaina ed eroina. Per uno dei presunti spacciatori l’A.G. ha disposto gli arresti domiciliari, mentre per gli altri è scattato il divieto di dimora nella Provincia di Venezia.
L’attività della Squadra Mobile, inoltre, in stretta sinergia con quella dell’Ufficio Immigrazione della Questura, nell’ambito dell’attività di contrasto all’immigrazione clandestina, ha permesso di individuare 8 persone irregolari sul territorio nazionale per i quali sono stati emessi altrettanti provvedimenti di espulsione.
Tra questi, nella mattinata del 9 novembre, c.a., i poliziotti della Squadra Mobile hanno da ultimo controllato nella zona del Quartiere Piave un cittadino straniero, il quale è risultato essere irregolare sul territorio nazionale e pertanto munito di decreto di espulsione e accompagnato presso il C.P.R. di Caltanissetta grazie al fondamentale contributo degli uomini della Guardia di Finanza per il suo accompagnamento.
Tale accompagnamento si aggiunge a quello posti in essere dalle Volanti le quali, nella notte tra il 6 ed il 7 novembre, nell’ambito della consueta attività di controllo del centro storico della città lagunare svolta dalle Volanti della Questura di Venezia, attività che è stata ulteriormente rafforzata durante le ore notturne per meglio prevenire e contrastare i fenomeni delittuosi, nel corso di un controllo in Sestiere di Santa Croce, hanno fermato un cittadino straniero risultato irregolare sul territorio italiano e già destinatario di un provvedimento di espulsione il quale era tuttavia rimasto ineseguito in quanto il soggetto era riuscito fino a quel momento ad eludere i controlli.
Pertanto, nella giornata di mercoledì 8 novembre, gli operatori delle Volanti hanno accompagnato il cittadino straniero presso il C.P.R. di Gradisca di Isonzo in attesa di essere rimpatriato nel paese d’origine.
L’attività di contrasto al fenomeno della criminalità si è poi spostata nel territorio della città lagunare, grazie all’incessante lavoro degli operatori del Commissariato di San Marco i quali, nell’ambito di specifici servizi disposti dal Questore di Venezia per il contrasto al fenomeno della movida violenta e degli episodi di borseggio, hanno fermato due soggetti stranieri con svariati precedenti penali.
Anche per loro, attesa la loro irregolarità sul territorio nazionale, è stato emesso decreto di espulsione dal territorio nazionale da parte del Prefetto di Venezia, e pertanto gli stessi sono stati trasportati nella giornata del 9 novembre presso il C.P.R. di Trapani grazie anche al contributo di personale dell’Arma dei Carabinieri di Venezia.
Un importante apporto al contrasto al fenomeno dei borseggi ed alla presenza di cittadini stranieri irregolari sul territorio con precedenti penali è stato poi dato anche dall’attività del Compartimento Polizia Ferroviaria di Venezia, che nell’ambito dei continui servizi di controllo delle stazioni nel corso della settimana uscente ha identificato quasi 900 persone, e denunciato 14 individui di cui 9 per episodi di borseggio e violazione di precedenti fogli di via obbligatori dalla città di Venezia.
Inoltre, nel corso di tali controlli, un cittadino straniero con diversi precedenti penali è stato fermato dai poliziotti e, all’esito di successivi controlli, è risultato irregolare sul territorio nazionale, e pertanto è stato accompagnato presso il C.P.R. di Brindisi, dove vi rimarrà in attesa di essere rimpatriato.
Tale attività va a sommarsi ai 98 ordini di allontanamento dal territorio nazionale irrogati dal Questore dal mese di luglio nell’anno in corso, oltre ai 33 provvedimenti di trattenimento presso i C.P.R. (in aumento rispetto ai 27 del 2022) ed i 5 accompagnamenti diretti alla frontiera italiana, anch’essi in aumento rispetto ai 3 dell’anno scorso.
Nell’ambito delle misure di prevenzione di carattere amministrativo che il Questore può adottare sia nei confronti di soggetti considerati a vario titolo socialmente pericolosi, o nei confronti di esercizi pubblici che possano costituire un pericolo per l’ordine pubblico, per la moralità pubblica, il buon costume o per la sicurezza pubblica, nel periodo compreso tra luglio e novembre 2023, grazie anche all’ulteriore intensificazione dell’attività di controllo effettuata con la collaborazione delle altre forze dell’ordine, si è registrato un notevole incremento di provvedimenti irrogati dal Questore se rapportati con lo stesso periodo dell’anno 2022.
Infatti, per quanto concerne l’art. 100 T.U.L.P.S., e cioè i provvedimenti riguardanti la sospensione temporanea della licenza di esercizi commerciali per motivi di ordine e sicurezza pubblica, nel periodo innanzi considerato sono stati irrogati ben 12 provvedimenti a fronte dei 3 adottati nel medesimo arco di tempo dell’anno precedente.
Anche tra le misure di natura personale di competenza dell’Autorità Provinciale di Pubblica Sicurezza, tra i quali l’Avviso Orale, l’allontanamento con Foglio di Via Obbligatorio, il divieto di accesso a luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive (c.d. DASPO), il divieto di accesso alle aree urbane (c.d. D.AC.Ur.), vi è stato un deciso incremento, rispetto all’anno 2022, dei provvedimenti irrogati dal Questore giungendo in alcuni casi quasi a raddoppiare o, addirittura, a triplicare il numero delle misure di prevenzione emesse.
Infatti, per quanto concerne gli Avvisi Orali, si è passati da 19 provvedimenti emessi tra luglio e novembre 2022 ai 31 di quest’anno, ancor più significativo è il dato riguardante i Fogli di Via Obbligatori che sono passati da 40 a ben 124 dell’anno ancora in corso.
Spicca inoltre il dato riguardante i D.A.C.Ur ex art. 10 emessi in tale periodo i quali, ad oggi, ammontano a 13 relativi al periodo considerato del 2023 a fronte di nessun provvedimento irrogato lo scorso anno, per quanto riguarda i DASPO emessi 10 sono quelli relativi al 2022 mentre 17 risultano quelli emessi ad oggi.
I risultati esposti confermano pertanto l’importanza che la Polizia di Stato ripone in un’assidua attività di controllo sul territorio della Provincia, in particolare nella delicata zona limitrofa alla stazione di Mestre, al fine non solo di prevenire la commissione di reati grazie ad un attento monitoraggio delle strade, ma anche con l’obiettivo di rintracciare ed allontanare dal territorio nazionale quei soggetti stranieri che, alla luce dei loro precedenti e curriculum criminale, possono continuare ad accrescere con la loro presenza la percezione di insicurezza dei cittadini.
Tale attività sulla scorta di una nuova strategia di contrasto, è adesso supportata dalla squadra mobile e dai commissariati competenti, per porre in essere provvedimenti restrittivi della libertà personale di prevenzione nei confronti di soggetti individuati quali socialmente pericolosi sulla scorta di una preliminare attività di analisi investigativa.
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