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A Padova il trapianto di un cuore fermo da 20 minuti. Prima volta al mondo con tempi di riattivazione così lunghi

Il professor Gino Gerosa: «Questo risultato straordinario potrebbe portare ad un incremento del 30% nel numero dei trapianti, in un arco di tempo relativamente breve»

A Padova il trapianto di un cuore fermo da 20 minuti. Prima volta al mondo con tempi di riattivazione così lunghi

Il cuore aveva cessato ogni attività elettrica da 20 minuti. Era fermo, nel corpo di un donatore ormai deceduto. Poi l’equipe del professor Gino Gerosa, del “Centro Gallucci” di Padova, è riuscita in una procedura mai usata prima: è la prima volta al mondo di un trapianto di cuore con tempi di riattivazione così lunghi.

A dire il vero, è anche il primo trapianto di cuore da donatore con morte cardiocircolatoria nel nostro Paese. In passato sono stati eseguiti trapianti con cuore “fermo” in Australia e in Inghilterra, ma con organi che avevano cessato di battere solo da pochi minuti.

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Uno dei primi casi risale al 2014 ed è avvenuto in Australia. In questi paesi però la morte cardiocircolatoria viene dichiarata dopo pochi minuti ed è quindi possibile espiantare l’organo in tempi rapidi.

«Per primi al mondo abbiamo dimostrato che si può utilizzare per un trapianto cardiaco un cuore che ha cessato ogni attività elettrica da 20 minuti», ha detto Gino Gerosa, direttore della cardiochirurgia padovana. Il donatore era un uomo colpito da “morte cardiaca”, con danni cerebrali irreversibili, tali da rendere vano ogni accanimento terapeutico.

«Questo risultato straordinario potrebbe portare ad un incremento del 30% nel numero dei trapianti, in un arco di tempo relativamente breve», ha spiegato Gerosa, a capo dell’equipe medica. L’intervento è stato effettuato lo scorso 11 maggio, su un uomo di 46 anni, cardiopatico, già operato in età pediatrica, e in lista d’attesa per un trapianto da due anni.

L’importanza del trapianto è stata sottolineata, nella conferenza stampa di annuncio, anche dal Presidente della Regione Veneto Luca Zaia: «Si tratta di una notizia emozionante – ha dichiarato – si apre una nuova pagina di storia sul fronte del trapianto di cuore, risultato di un lavoro di squadra eccezionale portato avanti dalla sanità veneta e da questi medici professionisti di grandissimo spessore».

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