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3 i provvedimenti di divieto di accesso alle manifestazioni sportive nei confronti di altrettanti supporters della pallacanestro Unieuro Forlì

Emessi tre D.A.Spo. dalla Questura di Forlì-Cesena

3 i provvedimenti di divieto di accesso alle manifestazioni sportive nei confronti di altrettanti supporters della pallacanestro Unieuro Forlì.

Forlì- Cesena. Nella giornata di ieri, 6 dicembre, sono stati notificati 3 provvedimenti di divieto di accesso ai luoghi ove si svolgono manifestazioni sportive, nei confronti di altrettanti supporters della Pallacanestro 2.015 Unieuro Forlì.

I fatti risalgono alla serata di sabato scorso, in occasione dell’incontro valido per la 12^ giornata di Serie A2 tra Forlì e Cento. Poco prima dell’inizio del match, una ventina di ultras forlivesi, riscontrato l’arrivo dei tifosi centesi nel parcheggio ospiti dell’impianto sportivo, hanno iniziato a scandire insulti e lanciare provocazioni verso i rivali dalla via Camporesi, che corre parallelamente al palazzetto. Nella circostanza, alcuni ultras locali, allo scopo di avvicinarsi ai tifosi ospiti, si sono introdotti nell’area verde che li separava dalla recinzione perimetrale del palazzetto e in tali frangenti si sono evidenziate, in particolare, le condotte violente di due tifosi.

Uno di due – un trentenne di Forlì, già in passato destinatario di un provvedimento di divieto di accesso alle partite di calcio – ha incitato ripetutamente gli “amici” ad attaccare i rivali assumendo l’iniziativa, mentre un altro – un cesenate di 29 anni, anch’egli già destinatario di un provvedimento di divieto di accesso per le competizioni calcistiche, notificato a fine ottobre, per aver partecipato ad episodi di violenza in Olanda in occasione di una partita di calcio della nazionale italiana– si è reso protagonista del lancio di diversi oggetti contundenti all’indirizzo dei tifosi centesi (pietre e bottiglie), fortunatamente senza conseguenze.

Solo il pronto intervento del personale delle Forze dell’Ordine, che ha inibito qualsiasi contatto e reazione da parte dei tifosi ospiti, ha evitato serie turbative all’ordine pubblico.

Nei confronti dei due ultras, identificati da personale della Digos e della Divisione Anticrimine della Questura, il Questore ha emesso provvedimenti di divieto di accesso ai luoghi ove si svolgono incontri di pallacanestro (di qualsiasi tipo, anche amichevoli) rispettivamente per anni 5 e anni 10, in ragione dell’evidenza che già in passato si erano “distinti” per condotte violente e che, pertanto, non hanno dimostrato alcun segnale di ravvedimento.

Un terzo tifoso, residente in provincia di Ferrara, ma appartenente allo stesso gruppo ultras forlivese, ha invece tentato di accedere all’impianto sportivo celando negli indumenti un coltello utilizzando l’abbonamento di un altro tifoso, rinvenuto durante le fasi di filtraggio. Anche nel suo caso è scattato il D.A.Spo, per le partite di pallacanestro per 1 anno, attesa la circostanza che non si era mai evidenziato sinora per condotte violente.

A tal proposito il Questore di Forlì-Cesena, Claudio Mastromattei, chiarisce: “Il palazzetto dello sport, come qualsiasi altro impianto, è un luogo dove si assiste ad uno spettacolo sportivo e chi vi accede ha il diritto di poter tifare i propri colori senza doversi preoccupare della propria incolumità. E’ ammessa, certamente, la rivalità sportiva ma non può essere tollerato nessun comportamento violento. Nei confronti di chi assume tali condotte adotterò sempre provvedimenti di massimo rigore, nell’interesse di tutti gli “attori” (tifosi, società, giocatori) del mondo dello sport”

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