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Cremona, arrestato il medico-sindaco di Rivolta d’Adda per abusi su quattro pazienti: sospeso dalla carica

Il sindaco di Rivolta d’Adda, noto chirurgo lombardo, è stato posto agli arresti domiciliari con l’accusa di violenza sessuale aggravata su quattro pazienti. Sospeso d’ufficio dal prefetto di Cremona.

Cremona, arrestato il medico-sindaco di Rivolta d’Adda per abusi su quattro pazienti: sospeso dalla carica.

Rivolta d’Adda (CR) – È stato sospeso dalla carica di sindaco Giovanni Sgroi, 70 anni, medico chirurgo noto nel Milanese e primo cittadino del Comune di Rivolta d’Adda. La decisione è stata presa dal prefetto di Cremona, Antonio Giannelli, a seguito dell’arresto dell’uomo con l’accusa di violenza sessuale aggravata ai danni di quattro pazienti.

Il provvedimento è stato formalizzato nel pomeriggio di venerdì 24 maggio, dopo che la giudice per le indagini preliminari di Milano, Sara Cipolla, ha disposto per Sgroi la misura cautelare degli arresti domiciliari. Per la gip, esiste il rischio concreto che l’indagato possa inquinare le prove, anche alla luce della “disinvoltura con la quale il dottor Sgroi contatta le sue pazienti dopo i fatti”, e della posizione di potere ricoperta, che potrebbe indurlo a tentare di persuadere le presunte vittime a ritirare le denunce.

Le indagini e le accuse

L’inchiesta ha preso il via nel 2024 a partire dalla denuncia di una paziente. L’attività investigativa, condotta dai carabinieri del nucleo investigativo di Milano, si è poi estesa grazie a intercettazioni telefoniche, analisi scientifiche e l’esame dei contenuti di smartphone e computer. Elementi chiave sono stati i messaggi trovati su WhatsApp, contenenti esplicite avances e allusioni sessuali.

Secondo gli inquirenti, nei dispositivi del medico sarebbero stati trovati almeno sei contatti di pazienti salvati con nomignoli come “Bella bionda” o “Stupenda mora”, e conversazioni dai toni inequivocabili. Le quattro donne che hanno sporto denuncia hanno raccontato episodi simili: durante le visite mediche, il dottore poneva domande inappropriate di natura personale, seguite da sguardi ammiccanti, proposte di natura sessuale e, in alcuni casi, molestie fisiche. Le violenze contestate non sarebbero state “complete” dal punto di vista clinico, ma rappresentano comunque una grave violazione della dignità e della sicurezza delle pazienti.

Gli investigatori non escludono che il numero delle vittime possa essere superiore e stanno proseguendo le indagini per verificare ulteriori casi.

Un passato professionale prestigioso

Giovanni Sgroi è una figura di spicco nel panorama sanitario lombardo. Originario di Messina, ha diretto per anni reparti di chirurgia in diversi ospedali lombardi. Tra il 2005 e il 2010 è stato primario presso l’ospedale di Alzano Lombardo, mentre dal 2011 al 2019 ha guidato il reparto di Chirurgia 2° e il Dipartimento di Scienze chirurgiche dell’ASST Bergamo Ovest, a Treviglio. Ha prestato servizio anche al San Paolo di Milano e ha rivestito l’incarico di presidente dei chirurghi lombardi.

Al momento dell’arresto ricopriva il ruolo di direttore dell’area polispecialistica presso il CMP (Centro Medico Polispecialistico) di Pozzuolo Martesana.

Carriera politica e sviluppo giudiziario

Eletto sindaco di Rivolta d’Adda nel 2021 con la lista civica di centrodestra Rivolta Dinamica, Sgroi aveva interrotto un decennio di amministrazione di centrosinistra nel Comune cremonese. Nel 2024 aveva anche tentato senza successo la corsa alle elezioni europee con la lista Difendi la libertà di Cateno De Luca.

Il medico ha dichiarato di essere completamente estraneo ai fatti, e si prepara ora a difendersi nell’interrogatorio di garanzia fissato per martedì 27 maggio, davanti al gip Cipolla.

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