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Crema, uomo in escandescenza aggredisce sanitari e passante: tensione in viale Europa, interviene la Polizia

Momenti di terrore in viale Europa: un uomo in stato di alterazione aggredisce soccorritori e un passante. Nessun provvedimento dopo l’intervento della Polizia.

Crema, uomo in escandescenza aggredisce sanitari e passante: tensione in viale Europa, interviene la Polizia.

CREMA – Serata di paura e tensione quella di giovedì 10 luglio in viale Europa, dove un uomo in stato di forte alterazione ha scatenato il caos, aggredendo i soccorritori del 118 e un passante. L’episodio, avvenuto attorno alle 20:30, ha richiesto l’intervento urgente della Polizia di Stato ed è tuttora al centro di un acceso dibattito in città.

L’intervento d’emergenza

Tutto ha avuto inizio quando un giovane passante ha notato un uomo, apparentemente privo di sensi, riverso sull’asfalto. Immediata la chiamata al numero unico d’emergenza 112. Sul posto è intervenuta un’ambulanza della Croce Verde, i cui operatori hanno constatato che l’uomo – un cinquantenne – si trovava probabilmente in stato di intossicazione etilica.

Grazie alle manovre di rianimazione, i sanitari sono riusciti a rianimarlo. Ma il sollievo è durato poco: al risveglio, l’uomo ha reagito con violenza, tentando di colpire sia il personale medico sia il passante che aveva dato l’allarme. In pochi istanti, la situazione è degenerata.

Escalation di violenza e fuga temporanea dei soccorritori

Di fronte a una reazione così imprevedibile e aggressiva, i sanitari hanno ritenuto opportuno simulare un allontanamento per mettersi in salvo, allertando contemporaneamente la Polizia di Stato. La situazione, tuttavia, non si è placata. Quando l’equipaggio è tornato per completare l’intervento, l’uomo era ancora più agitato, brandendo una bottiglia di birra e minacciando chiunque si avvicinasse.

L’aggressione si è spostata nel mezzo della carreggiata, costringendo i presenti a bloccare temporaneamente il traffico per evitare incidenti. I gesti scomposti e le urla dell’uomo hanno creato panico tra i passanti. Anche il ragazzo che per primo aveva prestato soccorso ha provato, invano, a difendere i sanitari. Ma la furia dell’uomo ha costretto nuovamente tutti a mettersi al riparo.

L’inseguimento fino a Ombriano e l’intervento della Polizia

Nel frattempo, il giovane passante è rimasto in costante contatto telefonico con la centrale operativa della Polizia, seguendo a distanza i movimenti dell’uomo, che si è diretto verso piazza Benvenuti, nella frazione di Ombriano. È lì che finalmente gli agenti della Polizia di Stato, insieme ai sanitari, sono riusciti a raggiungerlo. Dopo un lungo momento di tensione, l’uomo è stato tranquillizzato e reso inoffensivo, senza ulteriori scontri.

Nessun provvedimento: monta la polemica

Sorprende, però, l’epilogo della vicenda: l’uomo non è stato sottoposto ad alcun provvedimento legale né sanitario. Nessun fermo, nessun trattamento sanitario obbligatorio (TSO), nessun ricovero per accertamenti. Un epilogo che ha lasciato perplessi e indignati molti dei presenti, oltre agli stessi operatori del 118, che hanno vissuto attimi di vero pericolo durante il servizio.

La denuncia del personale sanitario: “Sempre più esposti”

L’episodio ha riportato sotto i riflettori il tema della sicurezza degli operatori del soccorso, sempre più spesso vittime di aggressioni, anche gravi, mentre svolgono il proprio lavoro. “Non è la prima volta che ci troviamo davanti a situazioni del genere”, ha dichiarato un operatore del 118, “ma è sempre più difficile affrontarle, sapendo che spesso chi aggredisce rimane impunito”.

Il silenzio dei passanti e l’indifferenza collettiva

Oltre alla violenza fisica, l’episodio ha evidenziato un’altra ferita sociale: l’indifferenza. Secondo le testimonianze, almeno una decina di persone sarebbero passate accanto all’uomo riverso a terra prima dell’intervento, senza fermarsi né chiamare aiuto. Solo un giovane – il primo soccorritore – ha avuto il coraggio e il senso civico di agire.

Un campanello d’allarme per la città

L’intera vicenda rappresenta un preoccupante campanello d’allarme per Crema e non solo. La mancanza di reazione istituzionale e la crescente esposizione dei soccorritori a situazioni pericolose pongono interrogativi seri sulla gestione dell’ordine pubblico e dell’assistenza sanitaria in casi di emergenza.

Resta il ringraziamento a chi, con senso del dovere e coraggio, ha scelto di non voltarsi dall’altra parte. Ma resta anche l’amaro in bocca per un intervento che, pur svolto con professionalità, si è concluso senza giustizia né prevenzione.

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