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Praia a Mare, la Polizia Stradale promuove la sicurezza stradale con il “Progetto ICARO” al Liceo “Aldo Moro”

Introdotte testimonianze dirette dei famigliari delle vittime della strada ed esperienze con i visori per immedesimarsi nelle situazioni di rischio stradale

Praia a Mare, la Polizia Stradale promuove la sicurezza stradale con il “Progetto ICARO” al Liceo “Aldo Moro”.

La Polizia Stradale di Scalea ha proseguito la sua campagna di sicurezza stradale la scorsa settimana presso il Liceo Classico “Aldo Moro” di Praia a Mare, dando il via alla XXV° edizione del “Progetto ICARO”. Questo progetto educativo è destinato a sensibilizzare gli studenti delle scuole primarie e secondarie sui temi legati alla sicurezza stradale.

Nel corso degli incontri, che coinvolgeranno circa 230 studenti suddivisi in 12 classi, gli studenti hanno mostrato un forte interesse e una notevole motivazione. Durante il dibattito, hanno condiviso esperienze personali e richiesto chiarimenti, dimostrando una partecipazione emotiva molto sentita, specialmente dopo aver visto le testimonianze dei familiari delle vittime della strada. Quest’anno, infatti, le testimonianze dirette delle vittime sono una novità per le scuole secondarie di secondo grado, aggiungendo una dimensione emotiva molto forte al progetto.

Il “Progetto ICARO” è promosso dal Ministero dell’Interno, dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e dalla Fondazione ANIA, con la collaborazione del Dipartimento di Psicologia dell’Università “La Sapienza” di Roma. Il programma, rivolto agli studenti delle scuole primarie e secondarie di secondo grado, affronta il tema della percezione del rischio stradale, con particolare attenzione alle cause di distrazione alla guida e come pedoni.

Quest’anno, il “Progetto ICARO” introduce una modalità formativa innovativa: l’uso di visori di realtà virtuale. Grazie a questa tecnologia, gli studenti possono vivere in maniera immersiva scenari di rischio stradale in modo sicuro e controllato. Gli scenari virtuali permettono agli studenti di identificarsi in diversi punti di vista (come pedoni e conducenti di veicoli), vivendo in prima persona il rischio associato a distrazioni alla guida o alterazione da alcol.

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