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Jesolo, profanata la tomba simbolo della sofferenza e dei sanitari durante la pandemia

Il Presidente della Regione del Veneto esprime sdegno e riprovazione alla notizia di quanto è successo

Jesolo (Venezia), profanata la tomba simbolo della sofferenza e dei sanitari durante la pandemia.

Nei giorni scorsi dei vandali hanno profanato la tomba di Silvia Lucchetta, l’infermiera iesolana simbolo della sofferenza causata dalla pandemia da Coronavirus.

“Se una società rischia di arrivare a presidiare i cimiteri è bene che si interroghi sul suo futuro. Sono convinto, però, che la pressoché totalità dei Veneti sia d’accordo con me nel condannare senza se e senza ma quanto accaduto a Jesolo. La profanazione della tomba di Silvia Lucchetta è un gesto ignobile, compiuto da persone senza cuore, prive di scrupoli, a cui non può essere concessa alcuna scusante”.

Con queste parole il Presidente della Regione del Veneto esprime sdegno e riprovazione alla notizia di quanto è successo alla tomba dell’infermiera iesolana, simbolo della sofferenza e dei sanitari durante la pandemia.

“Esprimo tutta la mia vicinanza ai familiari che già provati da un così grave lutto – conclude il Governatore – hanno dovuto subire anche il dolore dell’oltraggio della memoria di Silvia e il furto degli oggetti lasciati sulla sepoltura. Quanto avvenuto è inconcepibile e odioso. Spero che i responsabili siano chiamati presto a rispondere di un simile atto e di una simile vigliaccheria”.

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