Como: l’intensificazione del controllo del territorio ha portato ad un arresto e una denuncia a piede libero da parte della Polizia di Stato
Le volanti sono intervenute presso lo stabile in disuso ex Ticosa di via Grandi rintracciando 2 cittadini extracomunitari sprovvisti di documenti che bivaccavano all'interno dello stabile.
Como: l’intensificazione del controllo del territorio ha portato ad un arresto e una denuncia a piede libero da parte della Polizia di Stato.
La Polizia di Stato, con l’aumento del flusso turistico, ha intensificato ulteriormente il controllo del territorio sia in città che nella prima cintura urbana.
Le volanti sono intervenute presso lo stabile in disuso ex Ticosa di via Grandi rintracciando 2 cittadini extracomunitari sprovvisti di documenti che bivaccavano all’interno dello stabile.
Si tratta di un marocchino di 25 anni, senza fissa dimora, irregolare, con svariati alias, con precedenti di polizia per reati inerenti l’immigrazione, invasione di terreni ma soprattutto a suo carico pendeva un’espulsione del Prefetto di Como con relativo Ordine del Questore, emesso nello scorso mese di marzo e non ottemperato nei 7 giorni previsti.
E’ stato denunciato in stato di libertà in base all’art.14 comma 5 ter del decreto legge sull’immigrazione.
Il secondo soggetto, algerino di 31 anni senza fissa dimora, irregolare, con svariati alias e una moltitudine di precedenti di polizia per reati contro il patrimonio e l’immigrazione clandestina e’ risultato non aver mai ottenuto il permesso di soggiorno e, indagando tra i suoi alias, i poliziotti delle volanti hanno trovato una serie di provvedimenti giudiziari da dovergli notificare.
L’uomo già espulso coattivamente con accompagnamento alla frontiera ed imbarcato su un volo per Algeri nel 2022 – nonostante l’ obbligo a non fare ritorno in Italia per 10 anni, ha fatto illegalmente rientro. Durante il controllo e’ stato anche trovato in possesso di alcune dosi di hashish venendo sanzionato.
L’uomo è stato tratto in arresto e messo a disposizione del Pm di turno presso la Procura di Como per il rito direttissimo. All’esito sarà accompagnato ad un CPR per il rimpatrio.
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