Como, capotreno aggredita durante il controllo dei biglietti: arrestato un 33enne per violenza e lesioni
La Polizia di Stato interviene alla stazione di Como San Giovanni dopo la segnalazione di un’aggressione a bordo del treno Milano Porta Garibaldi–Como.
Como, capotreno aggredita durante il controllo dei biglietti: arrestato un 33enne per violenza e lesioni.
La Polizia di Stato di Como ha arrestato nella serata di venerdì 21 novembre un 33enne per i reati di violenza a Pubblico Ufficiale e lesioni personali.
L’uomo, risultato anche irregolare sul territorio nazionale, è stato inoltre denunciato per la sua posizione amministrativa, con precedenti di polizia già registrati a suo carico.
L’intervento è scattato intorno alle 20.00, quando una segnalazione al 112 NUE ha riferito di un’aggressione avvenuta a bordo del treno “Milano Porta Garibaldi – Como”, ormai in arrivo alla stazione di Como San Giovanni. Le volanti dell’U.P.G.S.P. sono giunte sul posto proprio mentre il convoglio si fermava nello scalo ferroviario.
Gli agenti hanno immediatamente individuato la capotreno, che ha spiegato loro quanto accaduto durante il controllo dei biglietti.
Secondo il suo racconto, il 33enne avrebbe reagito in modo violento e aggressivo alla richiesta di mostrare il titolo di viaggio, arrivando a spintonarla e a colpirla al viso con un pugno. Nonostante l’aggressione, la donna è riuscita a seguire l’uomo tra i vagoni per non perderlo di vista mentre contattava i soccorsi.
Dopo l’arrivo dei sanitari del 118, che hanno prestato le prime cure alla vittima, gli agenti hanno accompagnato l’uomo in Questura.
Dagli accertamenti sono emersi numerosi precedenti per reati contro il patrimonio, contro la persona, oltre a condanne per violenza, resistenza e minacce a Pubblico Ufficiale, lesioni personali e rapina.
L’uomo è stato quindi arrestato per violenza a Pubblico Ufficiale e lesioni personali.
Il Pubblico Ministero informato dei fatti ha disposto il suo trattenimento nelle camere di sicurezza della Questura, in attesa del processo con rito direttissimo.
La capotreno, dimessa in serata, ha riportato una prognosi di 10 giorni, con un evidente ematoma al volto e una ferita al labbro causati dal colpo ricevuto.
Sono ora al vaglio dell’Ufficio Immigrazione gli eventuali provvedimenti amministrativi che seguiranno l’esito del giudizio in corso.
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