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Como: 19enne tunisino arrestato per rapina e furti nei locali del centro.

La Polizia di Stato ha arrestato un giovane senza fissa dimora per rapina, furto aggravato, resistenza a Pubblico Ufficiale e porto d’armi od oggetti atti ad offendere.

Como: 19enne tunisino arrestato per rapina e furti nei locali del centro.

La Polizia di Stato di Como ha arrestato nella mattinata di domenica 19 ottobre un 19enne tunisino, senza fissa dimora in Italia, con l’accusa di rapina, denunciandolo inoltre in stato di libertà per porto d’armi od oggetti atti ad offendere, furto aggravato e resistenza a Pubblico Ufficiale.

Intorno alle 7 di domenica mattina, durante il quotidiano servizio di controllo del territorio, due volanti della Polizia, transitando in viale Geno, hanno notato un giovane nordafricano con il viso sporco di sangue rincorso da un uomo che urlava chiedendo aiuto.

Gli agenti hanno immediatamente bloccato il 19enne, riconoscendolo come già noto alle forze dell’ordine per precedenti legati a reati contro il patrimonio, contro la persona e in materia d’immigrazione. Durante l’intervento, i poliziotti hanno recuperato anche un registratore di cassa che il giovane aveva perso nella fuga.

Poco dopo, il 54enne comasco, proprietario di un esercizio commerciale della zona, ha riferito agli agenti di aver sorpreso il tunisino all’interno del proprio locale mentre rovistava e si impossessava dei contanti della cassa. L’uomo ha spiegato che, una volta scoperto, il ladro lo aveva minacciato con un coltello nel tentativo di guadagnarsi la fuga.

Mentre si svolgevano le operazioni, un secondo ristoratore ha segnalato il furto del registratore di cassa e di una valigetta contenente mance e contanti dal proprio locale. Subito dopo, anche il gestore di un terzo esercizio pubblico della zona ha denunciato un furto analogo, sempre avvenuto nella notte.

Trasferito in Questura, il giovane tunisino è risultato irregolare sul territorio italiano e già destinatario di un ordine del Questore di Como a lasciare il Paese, notificatogli all’inizio di ottobre. Durante la perquisizione, gli agenti hanno sequestrato due chiavi di autovetture, cinque smartphone, collane, anelli, orologi, taglierini, coltelli e denaro contante in diverse valute, tra cui sterline, franchi svizzeri, banconote polacche e oltre 1000 euro in contanti.

All’interno della Questura, il 19enne ha mantenuto un comportamento aggressivo e poco collaborativo, arrivando a colpire gli agenti con pugni e calci. Pertanto, oltre all’arresto per rapina, è stato anche denunciato per resistenza a Pubblico Ufficiale, furto e porto d’armi od oggetti atti ad offendere.

Su disposizione del Pubblico Ministero di turno, il giovane è stato associato alla Casa Circondariale di Como, dove rimane a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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